Tari ad Orvieto, pioggia di cartelle pazze, il sindaco: “Un problema di software”
ORVIETO – Un problema al software ha generato centinaia di cartelle pazze per la Tari. Incongruità talmente evidenti nel calcolo della nuova tassa sui rifiuti, riscontrate all’arrivo delle prime bollette, che il sindaco Germani ha deciso di congelare il pagamento della Tari fino al prossimo 15 novembre per tutte le tipologie di categorie. Dopo le prime lamentele dei cittadini gli uffici comunali hanno effettuato delle verifiche accertando l’errore.
“Ci scusiamo con i cittadini perché sono cose che non devono accadere – hanno detto il sindaco Germani e l’assessore al bilancio Gnagnarini – Non intendiamo avallare meccanismi incoerenti che, soprattutto in tempi di crisi, si ripercuotono sulle tasche delle famiglie”. Delle 9mila utenze sarebbero almeno un migliaio le vittime degli importi sballati. L’errore, secondo l’amministrazione comunale sarebbe dovuto “alla trasposizione alla Tari del programma applicativo riferito alla Tarsu che evidentemente non ha funzionato come doveva. Entro qualche giorno saremo in grado di completare i controlli del caso e decidere come procedere”.
Lo slittamento del pagamento al 15 novembre servirà a permettere agli uffici e alla Webred, la società fornitrice del servizio in out-sourcing informatico, di compiere i necessari controlli, a seguito dei quali si deciderà se correggere o annullare le emissioni e procedere alla nuova bolletazione.