Ternana, l’ex presidente Zadotti indagato dalla Finanza nell’operazione “Fuorigioco”
TERNI – C’è anche l’ex presidente della Ternana, Franco Zadotti, tra gli indagati dalla guardia di finanza nell’operazione “Fuorigioco”. Sessantaquattro in tutto le persone coinvolte tra cui massimi dirigenti, calciatori e procuratori di
squadre di calcio di serie A e B. L’ipotesi di reato è evasione fiscale e false fatturazioni. L’inchiesta è condotta dai pm della procura di Napoli Danilo De Simone, Stefano Capuano e Vincenzo Ranieri, coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli. Nell’ambito dell’inchiesta questa mattina sono scattati in tutt’Italia perquisizioni e sequestri per oltre 12 milioni di euro. Nel mirino della finanza c’è la compravendita dei giocatori, operazione commerciale sulla quale – secondo la Finanza – si incentrava il “meccanismo fraudolento” per evadere il fisco. Per la Procura partenopea esiste “un radicato sistema finalizzato ad evadere le imposte posto in essere da 35 società calcistiche di serie A e B, nonché da oltre un centinaio di persone fisiche, tra calciatori e loro procuratori”.
Zadotti, in particolare, difeso dall’avvocato Madia, sarebbe finito nel mirino per il passaggio dal Vicenza dell’attaccante Domenico Danti. L’inchiesta nasce nelle sedi del Napoli e della Figc dai contratti di Ezequiel Lavezzi, ceduto dal Napoli al Psg, e del attaccante argentino Cristian Chavez. Gli investigatori parlarono di un “fenomeno generalizzato” nel calcio italiano, vale a dire la “progressiva ed esasperata” lievitazione degli oneri relativi agli ingaggi dei calciatori. E questo, era l’ipotesi investigativa, avrebbe fatto sì che nel tempo si determinasse una situazione di squilibrio gestionale sul piano economico-finanziario che potrebbe aver spinto le società a compiere una serie di illeciti fiscali.