Terni, ad agosto prezzi in aumento dello 0,2%. Immutata la situazione di deflazione

TERNI – Nel mese di agosto incremento medio dei prezzi pari a +0,2%, che conferma il trend al rialzo iniziato a maggio. I servizi statistici del Comune di Terni hanno diffuso stamattina il consueto comunicato mensile relativo alla rilevazione dell’andamento dei prezzi del mese di agosto, validato dalla Commissione Prezzi.

Permane però immutata la situazione di deflazione con prezzi mediamente inferiori a quelli dello scorso anno: -0,2% rispetto ad agosto 2015. Così come a luglio il segno positivo della variazione congiunturale è dovuto quasi esclusivamente al contributo dei capitoli che più degli altri risentono di fattori stagionali legati alle vacanze estive: Servizi ricettivi e ristorazione; Ricreazione spettacolo e cultura e Trasporti.

In particolare rispetto al mese di luglio sono aumentati in modo significativo i prezzi dei voli aerei, del trasporto marittimo, dei pacchetti vacanze e di altre strutture ricettive. Va però segnalato che rispetto ad agosto del 2015 tali prezzi nella maggior parte dei casi risultano più bassi.

Nella rilevazione diretta effettuata dai Servizi Statistici del comune nei negozi e supermercati ternani si sono registrati vari incrementi di prezzo per quanto riguarda i prodotti alimentari freschi quali la verdura e la frutta e il capitolo Prodotti alimentari e bevande analcoliche ha segnato un +0,6 (aveva un valore negativo dei mesi di giugno e luglio).   Tra i prodotti del paniere Istat monitorati in città i rilevatori dei Servizi Statistici, che curano la rilevazione territoriale complessivamente nel mese di agosto hanno registrato soltanto 36 prodotti che hanno subito rincari superiori all’1% e 30 diminuzioni di prezzo superiori all’1%.

L’analisi dell’andamento dei prezzi per capitolo di spesa evidenzia che su base congiunturale soltanto uno ha registrato segno negativo (-0,1%) a conferma di una generale ripresa dei prezzi. Mentre su base annua la deflazione interessa ben 5 capitoli di spesa dei quali Trasporti e Abitazione acqua elettricità e combustibili rispettivamente a -2,6 e -2,3 per cento.

Comportamento opposto per beni e servizi. Mentre per i primi si conferma una situazione di deflazione con variazione a -0,6%, il costo dei servizi aumenta e in questo caso si può parlare di inflazione pari a + 0,4%.

In una situazione di generale deflazione, i beni e i servizi si comportano però in maniera differente. Infatti la variazione dei prezzi dei Beni conferma anzi accentua la situazione di deflazione attestandosi a –0,6 mentre se si calcola l’inflazione limitatamente ai Servizi presenti nel paniere la situazione è ben differente e l’inflazione, questa volta, risulta essere pari a +0,4.

A crescere sono maggiormente i prezzi delle tariffe a regolamentazione locale mentre il costo dell’energia elettrica e del gas scendono. Analizzando l’andamento dell’inflazione secondo la frequenza d’acquisto, si può ben vedere che le curve che rappresentano i beni acquistati dalle famiglie con alta e media frequenza sono allineati alla curva dell’inflazione L’unico valore sopra lo zero è quello dell’inflazione calcolata per i beni più durevoli che vengono acquistati meno frequentemente e i servizi utilizzati a lungo termine.

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