Terni, Delrio e Damiano con Angeletti: “Onestà e competenza per ricostruire Terni”. Giovedì arriva Martina

TERNI – La mobilitazione democratica “in difesa della Costituzione” comincia all’Hotel Valentino dove è atteso il Ministro uscente delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio insieme a Cesare Damiano e al Candidato Sindaco appoggiato dal PD e dalla lista civica Terni Immagina, Paolo Angeletti. Giovedì 31 maggio alle ore 17 proseguirà dal palco di Piazza Solferino dove a parlare sarà il segretario reggente nazionale Maurizio Martina. Intanto la sala del Valentino è gremita e l’atmosfera è quella giusta per rivendicare il senso di appartenenza ai valori di centrosinistra in un momento tanto delicato a livello nazionale. Dopo il saluto della segretaria comunale Sara Giovannelli, del segretario provinciale Paolo Silveri e del senatore Leonardo Grimani, prende la parola Cesare Damiano, leader di Labdem.

“I cittadini ci hanno messo all’opposizione ma ci vogliono vedere in campo – arringa Damiano – siamo un argine contro populismi, demagogie e nuove forme di fascismo. Salvini si vanta di avere come modello Orbán, mentre Di Maio e la Meloni accusano il Presidente Mattarella di alto tradimento. Siamo in minoranza, è vero, ma preferisco essere controcorrente e tenere alta la bandiera democratica. Di Maio mi ricorda un film degli anni ’40 con Spencer Tracy: domenica dottor Jekyll che chiede l’impeachment, martedì Mr. Hyde che tende la mano al Presidente della Repubblica. Sono dilettanti allo sbaraglio, ma la colpa è la nostra che li abbiamo messi lì a causa dei nostri errori. Quando uno come Salvini, dopo aver ottenuto tutto quello che voleva dal Presidente della Repubblica, fa saltare il banco, vuol dire semplicemente che il suo obiettivo era un altro e cioè andare alle elezioni, fare gli interessi suoi e del suo partito, altro che il Governo del Paese. In questa fase dobbiamo essere riformisti radicali: dire poche cose semplici e chiare che parlano al cuore della nostra gente. E il Candidato Sindaco Paolo Angeletti rappresenta il meglio: qualità, onestà, competenza. Ha un’idea innovativa di Terni fatta di industria tradizionale, ma anche di turismo e cultura. Grazie a risorse arrivate con l’accordo con la Regione che potrebbero essere altri a gestire”.

Sale sul palco il Candidato Sindaco Paolo Angeletti: “Vi racconto una storia. La storia di un Candidato che accetta una sfida quasi impossibile, tra lo scetticismo di tutti. Comincia a conoscere persone, incontrare vecchi amici che gli illustrano progetti e gli fanno discorsi. I giovani gli esprimono vicinanza e solidarietà. Incontra tanta gente sfiduciata che però vuole ancora credere nel centrosinistra. Ecco, in queste settimane, posso dire, ho capito la differenza tra chi ha passione e ha a cuore il futuro dell’Italia e chi vuole portare interessi personali e poco dignitosi”.

La chiusura è di Graziano Delrio: “Ho conosciuto Paolo Angeletti quando ero Ministro delle Infrastrutture e lui ingengere civile della ricostruzione. Mi viene da dire: chi meglio di un ingegnere per ricostruire Terni? Gli ingegneri sono precisi, pianificano le cose. In più Paolo è espressione del mondo civico, elemento importante in questa città. Salvini dice di essere dalla parte del popolo, poi va a cena con la Le Pen e spende 13.000 euro in champagne. Dice di essere dalla parte del popolo e fa l’1% di presenze in Parlamento Europeo. Non credo ci siano operai che chiedono lo stipendio anche se non vanno mai a lavorare. Questa campagna elettorale perenne è già costata al Paese 200 miliardi di euro. Di Maio e Salvini sono due ragazzotti che non hanno mai lavorato. A Pagina 85 del famoso contratto Lega-5 Stelle c’è la prima legge razziale dopo 80 anni: “se un genitore Rom non porta i suoi bambini a scuola perde la patria potestà”. Benissimo, ma facciamolo per tutti. Perchè discriminare in base alla razza? E’ questa la società in cui vogliamo vivere? Vogliamo davvero sentirci più sicuri tenendo un’arma in casa? Io viaggio in seconda classe non per farmi fare le foto, ma perchè mi piace stare tra la gente e imparare da loro. Salvini è il classico bullo da bar col tono deciso che la spara grossa e piace alla gente insicura. Noi siamo un’altra cosa, orgogliosamente e radicalmente. Fare il Sindaco è da matti, ma è una bellissima cosa. Bisogna avere grandi ideali, a cominciare dal credere nell’uguaglianza”.

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