Terni, detenuto evade durante il primo giorno di lavoro esterno
TERNI – Un quarantatreenne di origini siciliane, detenuto da diversi anni nel reparto comuni del carcere di Terni per reati contro il patrimonio, si è allontanato, tecnicamente evaso, oggi al termine del suo primo giorno di lavoro all’esterno. Immediate le ricerche da parte della polizia penitenziaria. Non si esclude che abbia tentato di tornare nella sua regione di origine.
L’uomo (con fine pena nei primi mesi del 2018) era uscito dal carcere nelle prime ore della mattina per svolgere alcune attività di pulizia e di manutenzione dell’erba, nell’ambito di un progetto promosso da una cooperativa sociale locale in collaborazione con il Comune, in un giardino pubblico del centro città. Un’ora prima di tornare in cella, con la scusa di andare in bagno si è però allontanato, facendo perdere le tracce. Il segretario generale del Sappe, Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Donato Capece, giudica la condotta del detenuto “un evento irresponsabile e gravissimo”.
Capece ricorda che nel corso del 2016 si sono verificate, nelle carceri italiane, sei evasioni da istituti penitenziari 34 evasioni da permessi premio, 23 da lavoro all’esterno, 14 da semilibertà e 37 mancati rientri di internati. “Dati minimi – continua il segretario del Sappe -, rispetto ai beneficiari.
Questo non deve però inficiare l’istituto della concessione delle ammissioni al lavoro all’esterno o dei permessi ai detenuti. Servirebbe, piuttosto, un potenziamento dell’impiego di personale di polizia penitenziaria nell’ambito dell’area penale esterna”.