Terni, diossina e furani oltre i limiti: spento l’Inceneritore Terni Biomassa. Il sindaco firma l’ordinanza: “Abbiamo agito con tempestività e trasparenza”
TERNI – Si ferma l’inceneritore Terni Biomassa di via Ratini. La chiusura dell’impianto che brucia pulper di cartiera arriva a seguito delle indagini. durate più di due mesi, dei Carabinieri del Noe. «Su nostra richiesta l’Asl – dice il sindaco Di Girolamo – ci ha comunicato che le concentrazioni di diossina e furani potevano comportare un rischio per la salute e mi è sembrato giusto che anche io prendessi questa decisione a tutela dei cittadini». Dichiara questo a “Il Messaggero”.
Alcuni giorni fa la Regione aveva spedito una diffida a Terni Biomassa in cui elencava quindici prescrizioni a cui l’azienda doveva adempiere dopo i controlli dei carabinieri del Noe.
«Quello – commenta ancora il sindaco riferendosi alla diffida della Regione – era un atto inerente il non rispetto della normativa ambientale, il mio invece ha un altro tipo di incipit». L’ordinanza è stata firmata dal sindaco dopo che l’Asl hasi espressa in merito alla tutela della salute pubblica.
«Abbiamo chiesto all’Asl se questo tipo di sforamenti poteva causare problemi per la salute dei cittadini e l’Asl ci ha risposto di sì».
«Adesso – spiega ancora il sindaco – per il discorso di sorveglianza sarà compito di Arpa e Regione fare i controlli».
Dopo che verranno fornite le comunicazioni in merito all’osservanza delle prescrizioni della Regione e una relazione che poi dovranno mandare ad Arpa entro 15 giorni sul quadro delle coe che stanno facendo e hanno fatto, l’inceneritore potrà riaprire.
Ecco la nota del sindaco e dell’assessore all’ambiente apparsa sul sito del Comune di Terni:
“La comunicazione da parte dell’Asl, avvenuta su nostra istanza – afferma il Sindaco Di Girolamo – relativa alla potenziale nocività degli sforamenti ha portato all’assunzione di questa decisione attraverso un’ordinanza come azione preventiva di tutela dei cittadini. Al momento si registra solo un superamento della diossina – prosegue il primo cittadino – sarà compito dei soggetti titolati a norma di legge ad effettuare controlli, Regione ed Arpa di approfondire la situazione ed adottare le misure necessarie ed eventuali. Controlli che, già nei giorni scorsi, i tecnici dell’Arpa insieme ai carabinieri del Noe di Perugia hanno effettuato sull’attività svolta dalla Terni Biomassa di Maratta a seguito dei quali la Regione ha emanato una diffida all’azienda, per probabili violazioni alla normativa ambientale.
“La sospensione immediata dell’attività dell’inceneritore fino al ripristino delle condizioni autorizzative è un atto di responsabilità nei confronti dei cittadini – afferma l’assessore all’Ambiente Emilio Giacchetti – che denota l’immediatezza e la rapidità da parte dell’Amministrazione di assumere, senza esitazione alcuna, disposizioni ferme e necessarie in tutti i casi che si presentano rischiosi per la salute e l’ambiente. Nello spirito del rispetto del principio di precauzione, già adottato in precedenti ordinanze, nello specifico per le zone di Maratta e Prisciano, secondo cui, nel caso in cui dati scientifici non consentono una valutazione completa del rischio, il ricorso al principio, consente l’adozione di politiche cautelative. Quindi, in relazione a quanto accertato dai Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente – Nucleo Operativo Ecologico di Perugia e ARPA Umbria, l’attività di gestione dell’impianto di recupero condotto dalla Soc. Terni Biomassa S.r.l., non risultava conforme alle condizioni e prescrizioni dell’atto autorizzativo 9127-09/TR e successivi aggiornamenti e quindi la Regione ha diffidato la Società che, deve adempiere al rispetto di una serie di prescrizioni tecniche, gestionali e procedurali. Sarà attivata da parte degli organi preposti una azione di monitoraggio con l’utilizzo di strumenti aggiuntivi rispetto a quelli già presenti, per un controllo più circostanziato e dettagliato, e solo dopo le opportune valutazioni, stabiliremo il da farsi”. L’ordinanza non prevede ammende nei confronti della Terni Biomassa, ma stabilisce che il Comando di Polizia Municipale, la USL Umbria 2, l’ARPA Umbria e gli altri Organi di vigilanza sono incaricati di fare osservare l’atto, in specifico ARPA provvederà ad inviare a questo all’Amministrazione le proposte di ulteriore provvedimento nei confronti dei soggetti interessati ai fini di attivare di concerto con USL le azioni di prevenzione a tutela della salute pubblica.