Terni, disabilità, associazioni attaccano Regione e Usl. Barberini: “Nessun ritardo, pronti interventi mai realizzati”

TERNI – Polemiche a Terni sul tema della disabilità con sei associazioni che hanno attaccato la Regione Umbria e la Usl Umbria 2, lamentando interventi socio-sanitari non realizzati, di promesse non mantenute, di bandi non pubblicati, soldi fermi, con gravi violazioni dei diritti dei disabili. Immediata la replica della Regione, con l’assessore alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini che ice di essere “sorpreso per la presa di posizione di alcune associazioni di famiglie con persone disabili riguardo l’impegno della Regione Umbria in tema di disabilità: in questi mesi sono stati condivisi e definitivi obiettivi importanti e nel 2018 saranno attivati, concretamente, interventi finora mai realizzati per assicurare risposte più efficaci e maggiore autonomia a chi vive situazioni di disabilità”.

“Non c’è alcun immobilismo o ritardo sul tema della disabilità – evidenzia Barberini – Come già annunciato, dopo una lunga fase di partecipazione con associazioni e federazioni di settore maggiormente rappresentative a livello regionale e nazionale, sono state approvate le ‘Linee guida per la vita indipendente della persona con disabilità’ e deliberati una serie d’interventi senza precedenti in Umbria, utilizzando risorse regionali, nazionali ed europee, che partiranno a gennaio prossimo. Tra questi – spiega l’assessore – ci sono 160 progetti per favorire la vita indipendente, l’autonomia e l’inclusione sociale delle persone con disabilità, per cui sono stati stanziati circa 2,4 milioni di euro di fondi europei, 800mila euro con il Fondo nazionale per la non autosufficienza e altri 600mila euro con la nuova programmazione Prina (Piano regionale integrato non autosufficienza)”.

“Sempre a inizio 2018 – prosegue Barberini – verranno attivati servizi innovativi per l’assistenza alle persone con disabilità grave, prive del sostegno familiare, con circa 2 milioni di euro messi a disposizione dallo Stato tramite il cosiddetto fondo per il ‘Dopo di noi’. La Giunta regionale ha già approvato lo schema di riparto delle risorse tra le dodici Zone sociali della regione, che dovranno realizzare concretamente i progetti previsti, mettendo al centro la persona gravemente disabile, sola o con una famiglia non più in grado di prendersene cura. La ripartizione è stata effettuata sulla base di criteri sociodemografici, tenendo conto della popolazione residente, del numero delle famiglie presenti e dell’incidenza del tasso di disabilità. In particolare, alla Zona sociale n. 1 sono stati assegnati circa 165mila euro, alla n. 2 quasi 420mila, alla n. 3 oltre 132mila, alla n. 4 e alla n. 5 circa 125mila, alla n. 6 oltre 26mila, alla n. 7 circa 120mila, alla n. 8 oltre 212mila, alla n. 9 circa 102mila, alla n. 10 oltre 291mila, alla n. 11 circa 115mila e alla n. 12 oltre 91mila”.

“Inoltre – spiega ancora l’assessore – è stato stanziato un fondo di 3 milioni di euro, con risorse europee, a sostegno delle famiglie per l’assistenza ad anziani non autosufficienti: anche in questo caso le azioni partiranno nei primi mesi del 2018. A ciò si aggiunge un altro fondo da 3 milioni di euro, per l’intervento ‘Family Help’, che prevede buoni servizio per prestazioni individuali di lavoro a domicilio per le famiglie che hanno l’esigenza di conciliare i tempi del lavoro con la cura dei propri familiari”.

“In tutti i casi descritti – conclude Barberini – sono già stati approvati i bandi e le procedure di rendicontazione. Gli avvisi, predisposti dalla Regione ed emanati dalle Zone sociali, verranno pubblicati entro gennaio, dando attuazione concreta ad interventi senza precedenti in Umbria sul fronte della disabilità, che le associazioni in questione dovrebbero ben conoscere. In ogni caso, comprendendo bene le difficoltà delle persone con disabilità e delle loro famiglie, come sempre accaduto finora la Regione è disponibile a ulteriori forme di confronto per superare eventuali criticità”.

Riguardo il servizio di Neuropsichiatria infantile a Terni, Barberini sottolinea che “gli interventi susseguitesi nell’ultimo anno, sia in termini di dotazione personale, sia nella ricerca di operatori altamente qualificati e con specifiche capacità professionali, da parte dalla Usl Umbria 2, confermano l’attenzione verso questo tema” e che “nei prossimi mesi ci sarà un ulteriore aumento qualitativo e quantitativo dei servizi per dare risposte migliori in un ambito così complesso e delicato”.

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