Terni, gettone di presenza: in arrivo un’altra stretta. Spese destinate ad aumentare. Proposta Pd: limitarne l’erogazione
TERNI – Limite massimo nell’erogazione dei gettoni di presenza? In Comune ci si sta pensando, a causa delle ingenti spese destinate ad aumentare. La porposta arriva dai consiglieri del partito Democratico: Valdimiro Orsini e Sandro Piccinini. I due consiglieri dovrebbero presentare una delibera di iniziativa consiliare. “Prevede un tetto massimo all’erogazione mensile (12) dei gettoni. Lo spirito è quello di contenere i costi del consiglio comunale – fa sapere il Pd”.
La proposta deriva dalle spese che lo scorso anno sono state sostenute ed hanno raggiunto i 111mila euro, più 167 mila euro spesi per le riunioni di commissioni e le indennità mensili al presidente, Giuseppe Mascio, che si è ridotto lo stipendio del 10% passando da 3.279 a 2.951 euro al mese. Per un totale di 317 mila euro. La stessa cifra spesa nella passata consiliatura, quando però i consigliere comunali erano di più: 40 rispetto agli attuali 32.
«Le criticità per i prossimi mesi sono evidenti». Lo afferma la dirigente Vincenza Farinelli nella relazione inviata al presidente Mascio.
«A nostro parere – sostengono i consiglieri dem Piccinini, Orsini e Desantis – è grave che sia stato riproposto un tema dettato esclusivamente da interessi economici. Ancora più grave ci appare che si voglia ammantare la questione come una vittoria delle cosiddette forze moralizzatrici e populistiche». I primi a voler riportare il gettone di presenza sono stati i grillini del M5S.
«Tra i due mali abbiamo scelto quello minore», si sono giustificati i grillini riferendosi al fatto che la vera vittoria è stata quella dell’erogazione del gettone vincolata al 70% di presenza in Consiglio o in Commissione.