Terni, il Cantamaggio si accende per la sua 120esima edizione. Piano ad hoc per la sicurezza
TERNI – Il “Cantamaggio” ternano scalda i motori ed accende la sua 120esima edizione. 120 anni di tradizione, 120 anni di storia della città.
La festa popolare ternana nasce nel 1896, con un rito che faceva entrare in città i primi raggi di primavera. I giovani maggiaioli (“portatori del mese di Maggio”, un ramo di fiori giolli con appeso un lampione) portavano allegria in ogni casa, cantando alcuni stornelli tradizionali e piantavano il ramoscello a terra in segno di prosperità.
Ci sono voluti anni prima di dare alla festa il giusto ritmo. Oggi il cantamaggio è una vera e propria festa folkloristica popolare. I carri allegorici con temi diversi, sfilano per le vie della città, stracolme di gente a passeggio.
Il Festival con la famosa sfilata dei mini-carri avrà inizio il 29 aprile. La sera del 30 invece alle ore 21.30 circa ci sarà la sfilata dei Carri.
Replica per la sfilata anche il giorno seguente alle ore 16.30.
Quest’anno, come ogni edizione, grande attenzione al tema legato alla sicurezza in città proprio nei giorni del festival.
Il primo a parlare è il sindaco di Terni, Leopoldo di Girolamo. “Abbiamo voluto evidenziare che l’obiettivo principale è la valorizzazione della festa come elemento identitario ed imprescindibile della città. 120 anni di tradizione ininterrotta devono coniugarsi con le nuove esigenze normative, ma certamente non possono essere disattesi”.
In seconda battuta parla anche l’assessore al turismo, Daniela Tedeschi:”Occorre sorvegliare e delimitare il percorso di sfilata in maniera tale da separare il pubblico dai carri in movimento. Con questi accorgimenti la sfilata può dunque rimanere nel centro cittadino, al fine di garantire la massima visibilità e valorizzazione dei carri, una efficace azione di promozione del centro e delle sue attività economiche”.