Terni, l’Anac bacchetta il Comune sulle mense
TERNI – L’Autorità nazionale anticorruzione ha comunicato la conclusione dell’istruttoria del procedimento di vigilanza aperto in merito agli appalti dei servizi educativi, aperta a seguito della segnalazione presentata dal M5S Terni nel novembre 2016.
“Per il M5S è una vittoria – dice una nota dei Pentastellati ternani – un grande balzo in avanti verso l’operazione di trasparenza e legalità nell’ente che stiamo portando avanti dall’ingresso in consiglio. Abbiamo rispettato l’impegno con gli elettori aprendo tutti i “cassetti” del Comune e imponendo la normalizzazione di uno stato al di fuori dello Stato. Il parere espresso ha appurato come nell’area dei servizi educativi il ricorso reiterato alle proroghe e ai rinnovi, nelle modalità contrarie alle leggi nazionali ed europee, fosse prassi operativa costante”.
“In merito all’attuale affidamento della ristorazione scolastica l’autorità ha constatato come il criterio, del possesso o dell’uso, di un centro di cottura a 20 km dal centro città non potesse essere requisito di accesso alla gara, così come nella prima formulazione del primo bando, ma solo criterio qualitativo dell’offerta tecnica. L’autorità ha anche confermato i dubbi di legittimità in merito alla compatibilità del ruolo tra Presidente della commissione giudicatrice e Responsabile unico del procedimento (RUP) della dirigente, definendo come essa appare non conforme al codice degli appalti. Sull’appalto precedente, l’ANAC ha chiarito come il rinnovo 2013-2016 sia avvenuto a contratto scaduto e in maniera contraria alle normative nonché come la proroga da dicembre 2016 ad agosto 2017 fosse del tutto ingiustificabile. Inoltre ha pienamente accolto le conclusioni della relazione della Commissione di garanzia e controllo in merito al mancato sanzionamento del gestore per le segnalazioni di non conformità. L’ANAC ha sostanzialmente accolto tutte le osservazioni poste dai consiglieri, all’interno del proprio parere di legittimità, emanando quindi una raccomandazione vincolante a cui il Comune dovrà adeguarsi entro 30 giorni. Se questo non avverrà l’ANAC interverrà direttamente sul comune in base ai poteri conferiti dalla legge”.