Terni, ok all’aggiornamento del Piano di riequilibrio: aumentano Imu e Tasi

TERNI –  Il consiglio comunale ha approvato stasera con 19 voti a favore e 8 contrari l’aggiornamento del piano di riequilibrio così come proposto dalla giunta comunale.
Nelle dichiarazioni di voto Enrico Melasecche (IlT) ha precisato che “le conseguenze di questo atto non saranno brevi come dice l’assessore Piacenti e l’indebitamento del Comune i cittadini lo pagheranno fino al 2045”. Melasecche ha anche ricordato che il sindaco Di Girolamo nel 2014 aveva scritto ”nelle pubblicazioni edite per la campagna elettorale, che i conti del Comune erano a posto”.

Marco Cecconi (FdI) ha detto che “La vera differenza tra l’arrivo del commissario e il ricorso al fondo di rotazione sta nelle conseguenze per gli amministratori di un ente in dissesto: nessuno sarebbe ricandidabile per legge e questo è quello che volete evitare a ogni costo”. Di “un percorso pieno di contraddizioni” ha parlato Francesco Ferranti (FI), ricordando le promesse di non aumentare le tasse. Valentina Pococacio (M5S) ha annunciato il voto negativo ribadendo la contrarietà alla forma e alla sostanza. “L’atto di oggi sembra voler condonare una serie di atteggiamenti e di situazioni come quelle che hanno portato ai debiti fuori bilancio, che invece sono stati la causa strutturale dei problemi di oggi”.

Francesco Filipponi, presidente del gruppo del Pd ha ringraziato il suo gruppo e la maggioranza per la compattezza e la serietà dimostrate anche in questa occasione. “Il messaggio che vogliamo dare alla città è che stiamo evitando il dissesto e stiamo mettendo in sicurezza i conti del Comune. L’auspicio di uscire da questa situazione nel 2018 deve diventare una certezza, così da far lavorare tranquillamente la prossima amministrazione. Di qui alla fine della consiliatura dobbiamo lavorare per sfruttare al massimo tutti i fondi e le possibilità che abbiamo a disposizione. Viene chiesto un sacrificio, seppur limitato nel tempo, ma non va a colpire le fasce più deboli della città”. “Andremo fino in fondo perché c’abbiamo messo la faccia e continueremo a mettercela”. Il consiglio ha invece respinto l’atto d’indirizzo illustrato all’inizio della seduta da Marco Cecconi.

“Il percorso intrapreso non ci farà ricevere applausi, ma abbiamo la consapevolezza che è necessario per gli interessi generali della città, specialmente per chi governerà in futuro”. “Confidiamo che questo percorso vada a buon fine – ha detto Piacenti –  e speriamo che con questo atto in approvazione oggi, la discussione politica tolga dal tavolo il tema della crisi finanziaria dell’ente e si possa finalmente discutere di prospettive e di programmi e di temi positivi”.

“Non abbiamo tamponato le falle – ha continuato –  ma prodotto una serie di misure e di atti strutturali che andassero a risolvere in profondità i problemi di questo ente, a cominciare dalla riduzione dell’indebitamento, dalla ristrutturazione della spesa, dall’emersione dei residui, fino alla ristrutturazione del sistema delle nostre partecipate”.
“Sui debiti fuori bilancio – ha detto l’assessore al bilancio – abbiamo attivato un percorso nel rispetto delle prerogative della giunta, del consiglio e dei dirigenti. Il consiglio riconoscerà i debiti fuori bilancio nel rispetto delle procedure, con le valutazioni dei tecnici e le decisioni dei politici e nessuno cercherà di nascondere le responsabilità”.
“Il fondo di rotazione – ha concluso –  lo chiederemo come una sorta di anticipazione di liquidità e non come nuovo indebitamento, perché confidiamo di restituire presto quanto ottenuto”. Piacenti ha anche detto di accogliere i suggerimenti per un miglioramento della partecipazione e della condivisione con le associazioni di categoria e le forze sociali.

IL DETTAGLIO – La nuova manovra, anche per rispondere agli elementi di bocciatura della prima stesura da parte della magistratura contabile regionale, prevede il ricorso al Fondo di rotazione, strumento che richiede in maniera obbligatoria l’attivazione della leva fiscale e tariffaria. “Ci sarà un incremento della tassazione di competenza del Comune per quel che riguarda Imu e Tasi che comunque era bloccata dal 2005/2006 e che comporterà effetti solo su alcune categorie” ha detto l’assessore.

“Si tratta – ha aggiunto – di misure che seppur dolorose nei confronti della città, sono tuttavia più leggere rispetto a quelle che sarebbero necessarie per un dissesto finanziario”. L’obiettivo dell’amministrazione è quello “di tenere conto di alcune osservazioni pervenute dalla Corte, aggiornare alcune misure e dare certezza al percorso di risanamento che – ha concluso Piacenti D’Ubaldi – era stato individuato e che in alcuni aspetti va accelerato”.

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