Terni, perdono il lavoro, in dieci attingono al fondo di solidarietà della Diocesi
TERNI – Consegnati questa mattina presso la sede della Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia i primi dieci contributi del “Fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà a causa della perdita di lavoro”, progetto promosso e realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, che ha stanziato un fondo di 100mila euro per aiutare le persone che hanno perso negli ultimi mesi il lavoro, affidandone la gestione alla Caritas diocesana.
A consegnare il contributo il vescovo padre Giuseppe Piemontese, il presidente della Fondazione Carit dott. Mario Fornaci, il direttore della Caritas diocesana Claudio Daminato, mons. Paolo Carloni delegato episcopale per la carità e i responsabili dei centri di ascolto della Caritas diocesana e di quelli parrocchiali, attraverso i quali si è svolto il primo contatto per presentare istanza di accesso al fondo che sono state poi esaminate da una apposita Commissione di Solidarietà, presieduta dal direttore della Caritas Claudio Daminato e dal vicepresidente della Fondazione Carit, Francesco Quadraccia.
Circa 150 le persone in totale che beneficiano del contributo di 500 euro, come stabilito nel progetto del fondo di solidarietà, non risolutivo di tante situazioni di disagio, ma che intende portare un messaggio di speranza e di vicinanza alla comunità locale.
L’istituzione di questo fondo è nata per iniziativa del presidente della Fondazione Carit ed ha ricevuto il sostegno del vescovo di Terni, padre Giuseppe Piemontese per venire incontro alla grave situazione lavorativa e delle imprese che sta attraversando la provincia ternana, anche a seguito delle vicende che hanno interessato le Acciaierie. Si tratta di un atto di solidarietà a favore di famiglie in difficoltà economica a causa della perdita del lavoro o del mancato pagamento della retribuzione protrattosi per diversi mesi.
“Riflettendo sulla crisi del lavoro e a seguito della vicenda dell’acciaieria dell’estate scorsa, ci siamo chiesti cosa si potesse fare per venire incontro al momento difficile che stava vivendo la comunità cittadina e i lavoratori – spiega il vescovo Giuseppe Piemontese -. Questo fondo serve oggi per dare un contributo alla nostra città, sempre con la speranza che anche per queste persone che hanno perso il lavoro si possano aprire nuove possibilità di lavoro e d’impegno. E’ questo un momento di comunione e solidarietà che si vuole vivere tra la fondazione Carit, la chiesa e queste famiglie. Un segno che dà speranza a tutti, perché i gesti che si compiono insieme infondono la speranza a chi li dona, a chi li riceve e a chi collabora”.
“Come fondazione Carit, di fronte alle difficoltà e sofferenza delle fasce più deboli del territorio, abbiamo creato uno stanziamento per un fondo di solidarietà – ricorda il presidente Mario Fornaci –. Un piccolo contributo per poter supplire al momento così difficile che auguro a tutti di superare quanto prima. Importante è stato il lavoro svolto dalla commissione che ha preso in carico le domande ricevute, svolto in totale trasparenza. Oggi con un po’ di ritardo siamo giunti a questa giornata importante della consegna dei primi assegni. Un aiuto minimo che può servire a superare la momentanea difficoltà, e dando lo stimolo a guardare avanti, trovare nuove energie e credere in se stessi”.