Terni, primo bilancio per Latini: “Cambio di passo”
TERNI – “Un cambio di passo, di prospettiva, di approccio”. E’ il senso dei primi mesi della nuova amministrazione per come lo ha valutato il sindaco Leonardo Latini nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamattina a Palazzo Spada a bilancio dei primi sei mesi della sua Giunta. “Che in effetti – ha specificato il sindaco – non sono ancora trascorsi, perché l’insediamento della Giunta c’è stato il 12 luglio del 2018”. “Siamo al governo della città dopo un periodo tormentato – ha aggiunto – basti ricordare che nel 2018 il Comune ha avuto tre diverse amministrazioni: quella dell’ex sindaco Di Girolamo, fino al 20 febbraio, venuta meno con le sue dimissioni e chiusasi con il mancato voto del consiglio comunale sul dissesto dell’Ente, poi la gestione commissariale fino alle elezioni che ci hanno portato a Palazzo Spada sull’onda di un consistente consenso popolare”. Il sindaco ha infatti ricordato la percentuale raggiunta dalla coalizione che lo sosteneva del 49,23% al primo turno e la vittoria al ballottaggio con il 63,42%”.
“Di tempo per porre le basi del cambiamento per il quale siamo stati eletti non ce n’è stato dunque molto, ma in questi pochi mesi, pur nella drammaticità della situazione finanziaria che abbiamo ereditato e con i vincoli che la legge c’impone, credo che i cittadini abbiano già iniziato ad apprezzare un diverso approccio sia in materia ambientale, che nel sociale, nella scuola, nella cultura che rifiorisce con la partecipazione di tanti cittadini e associazioni, più in generale nell’operatività che utilizziamo nell’affrontare le questioni, con un lavoro corale”.
Il sindaco ha ricordato che in questi pochi mesi l’amministrazione comunale è stata in grado, anche grazie al supporto del personale del Comune che ha ringraziato per la professionalità e l’impegno, di progettare e completare diversi e importanti atti programmatori, come il bilancio, il Documento Unico di Programmazione, le linee programmatiche. Inoltre – ha detto ancora il sindaco – siamo in una fase ormai avanzata per un nuovo modello organizzativo dell’Ente con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza, di tutelare e valorizzare le professionalità dei dipendenti e soprattutto di fornire servizi più efficienti.
“Tra le incombenze che ci sono state lasciate ci sono sicuramente i debiti reali, quelli che hanno portato l’ente al dissesto, ma ci sono anche debiti ingenti e molto più subdoli, come quelli dovuti alle mancate manutenzioni ordinarie sulle strade, nei parchi, sul nostro patrimonio, che ci costringono ora ad accollarci interventi onerosi. E poi ci sono, altrettanto gravi, i crediti che non sono stati riscossi in passato e che ora stiamo cercando di recuperare”.