Terni, ritrovata la ragazzina scomparsa: tre arresti, tra cui una minorenne, per sequestro di persona
TERNI – Con tutta probabilità si stavano preparando a lasciare l’Italia le tre persone arrestate ieri pomeriggio a Roma dalla polizia per il sequestro della 15enne scomparsa da casa a Terni lo scorso 3 febbraio. Su questa circostanza stanno indagando gli agenti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Terni che in collaborazione con i colleghi di Roma lavorano sul caso. Così come la polizia sta indagando sui motivi del sequestro. In manette sono finite tre persone di origini romene, un uomo e una donna di 27 anni e una minorenne.
Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Terni, Marco Stramaglia, e su questi aspetti sono circondate dal massimo riserbo. Sta di fatto, comunque, che in meno di una settimana gli agenti sono riusciti a ritrovare e riportare a casa la 15enne. I particolari sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina in questura. Le indagini erano partite dalla denuncia della madre della 15enne. I tre avrebbero convinto la ragazzina ad andare con loro. Soprattutto la più giovane del terzetto, con la quale la 15enne aveva un rapporto di amicizia, l’avrebbe pressata, dicendole che lo faceva per il suo bene e così lei si è lasciata convincere e il 3 febbraio, quando sono andati a prenderla, sarebbe salita sulla loro auto, allontanandosi da Terni.
I genitori, la sera stessa della sparizione, non vedendola rientrare si sono rivolti alla polizia e l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha avviato subito le ricerche. Attenendosi alla procedura usata per le persone scomparse attivando le indagini tecniche e avvalendosi del positioning, gli investigatori, diretti dal vice questore aggiunto Giuseppe Taschetti, hanno localizzato la ragazza in una zona ad est di Roma. Restringendo il campo delle ricerche, hanno individuato l’abitazione dove la minore era segregata e ieri pomeriggio sono intervenuti.
Coadiuvati nel blitz dai colleghi del posto, gli agenti, coordinati dal sostituto commissario Anna Maria Mancini, hanno fatto irruzione nell’appartamento ed hanno trovato i tre e la ragazzina, alla quale era stato sottratto il cellulare, dopo averne distrutto la scheda.
La ragazzina è apparsa sollevata alla vista della polizia, è stata messa subito in contatto con i genitori e riaccompagnata a casa. I due rumeni maggiorenni sono stati portati a Rebibbia e la minorenne in un centro di prima accoglienza sempre a Roma.