Terni, sciopero degli assistenti sociali per la tutela dei minori

TERNI –  “Vogliamo poter assicurare ai bambini e agli adolescenti una tutela adeguata”. E’ questo il grido d’allarme degli assistenti sociali del Comune di Terni che per mercoledì hanno proclamato uno scopero. “Dopo diversi confronti con l’amministrazione comunale e con la Prefettura, dicono gli assistenti, abbiamo ricevuto solo silenzio e insensibilità. In Prefettura, qualche mese fa, il Comune si era impegnato ad aprire un confronto con la UILFPL, il sindacato che appoggia gli assistenti sociali, ma poi non siamo mai stati convocati. Ed anzi la situazione è addirittura peggiorata tanto da costringerci ad indire questo nuovo sciopero.” Gli assistenti sociali, scrivono sempre in una nota, negli anni passati hanno sempre avuto un’attenzione prioritaria alla Tutela dei Diritti del Minore, istituendo, ormai da circa un decennio, il Servizio TUTELA MINORI, con figure professionali adeguatamente formate che si occupano del benessere dei bambini e delle loro famiglie, rispettando i criteri di trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità. Servizio che nel periodo indicato ha seguito e sostenuto circa 800 situazioni familiari e che ha protetto bambini e ragazzi da maltrattamenti fisici, abbandoni, abusi sessuali e violenze assistite in situazioni di separazione genitoriale altamente conflittuali. L’esperienza di Terni ha fatto da apripista tanto che la Regione Umbria, nella proposta del nuovo Piano Sociale Regionale, indirizzerà tutta la programmazione sociale dei prossimi anni verso la “Tutela dei diritti e dello sviluppo dei soggetti in età evolutiva”, ovvero nella promozione del benessere dei bambini (secondo i principi enunciati nella Convenzione sui Diritti del Fanciullo di New York), come indiscutibile punto cardine di tutto il Piano. In alcune zone della Regione con progetti mirati si è avviata una sperimentazione su modelli di intervento rivolti, in particolare, al contrasto del maltrattamento e dell’abuso sui minori, a cui le Amministrazioni Locali possono partecipare grazie proprio alle risorse economiche messe a disposizione. Dai fatti alle critiche: “il Comune di Terni che ha anticipato da anni questa linea con un servizio d’avanguardia e generalmente apprezzato ora invece lo sta comprimendo e depotenziando con una strategia che mira a smantellare l’esistente piuttosto che a consolidarlo, attraverso modalità che vanno a colpire anche gli operatori”. Un servizio che da 9 unità è passato a 6 con una mole di lavoro sempre maggiore. Gli assistenti sostenuti dal sindacato lanciano quindi un allarme: “è importante riportare alla centralità il Diritto alla Tutela dei Minori”.

 

 

 

sciopero degli assistenti sociali

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