Terni, spaccata all’iStore Apple: scoperti e arrestati gli autori del colpo
TERNI – Quaranta secondi circa, il tempo impiegato da una banda di quattro persone per portare via oltre 25.000 euro di materiale informatico; poco più di 24 ore, il tempo impiegato dalla polizia per individuare i responsabili.
Tablet, cellulari, palmari, pc, tutti di ultima generazione, tutti di marca Apple: il negozio svaligiato, sabato mattina intorno alle 04:00, è infatti l’IStore del centro storico della città; quattro individui, travisati con berretti e cappucci, dopo aver divelto i tombini di ghisa dal manto stradale, li hanno scagliati contro le vetrine, mandandoli in frantumi e dopo aver arraffato quanto più potevano, mentre scattava l’allarme, sono fuggiti con due auto.
Il vigilantes è arrivato dopo pochi minuti ed ha chiamato la Squadra Volante; subito i primi accertamenti che hanno permesso di rintracciare un testimone oculare: un uomo che non solo ha raccontato agli agenti di aver le due auto fuggire, ma di aver annotato anche un numero di targa.
La Squadra Mobile è intervenuta immediatamente sul posto, avviando subito accurati approfondimenti che hanno permesso di tracciare un quadro investigativo e incrociando gli elementi raccolti con le immagini del sistema di videsorveglianza, si è potuto arrivare a fare una scrematura relativamente ai possibili responsabili. Grazie anche ai controlli effettuati la sera stessa dalla Squadra Volante e dal Reparto Prevenzione Crimine Umbria Marche, in breve tempo, in mano agli investigatori c’erano elementi chiave per risalire ad entrambe le auto.
Le successive articolate indagini tecniche, hanno portato gli investigatori sulla pista giusta, anche se le auto erano intestate ad altre persone, la Squadra Mobile, domenica notte era ad Arezzo, dove ha arrestato due membri della banda: C. I. di 32 anni e R. V. di 36, cittadini rumeni, senza fissa dimora in Italia, disoccupati e con precedenti specifici.
sorpresi nel sonno, i due non hanno opposto resistenza; sono stati accompagnati al carcere di Arezzo dove rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Durante la perquisizione, è stata ritrovata parte della refurtiva. Le indagini proseguono per assicurare alla giustizia gli altri due componenti della banda, che sono stati comunque identificati, ma che attualmente risultano irreperibili; nei loro confronti è stata richiesto un ordine di custodia cautelare in carcere.