Terni, Trasloco del Metelli: pronti via, anzi no. Spunta il “lodo” Filipponi
TERNI – Il trasloco al via, anzi no, e intanto spunta il “lodo Filipponi”. Per gli studenti del liceo artistico Metelli quella di oggi è stata una mattinata cruciale nella difficile protesta che stanno portando avanti da giorni contro il trasferimento delle classi in viale Trieste. Questa mattina, infatti, si è presentata la ditta dei traslochi per cominciare lo spostamento dei banchi ma i ragazzi che, in maniera molto determinata ma pacifica stanno occupando da settimane l’istituto, insieme a qualche genitore si sono opposti al trasferimento anche in virtù di un impegno assunto lo scorso 2 gennaio dal sindaco Di Girolamo e dal vice prefetto Gambassi. Venerdì scorso, infatti, i due rappresentanti istituzionali si sono impegnati, dopo l’audizione in seconda commissione consiliare di Palazzo Spada, a riconvocare un prefettura un tavolo interistituzionale prima del 12 gennaio, data in cui il trasloco dovrebbe diventare operativo.
Un impegno, questo, che avrebbe dovuto “congelare” l’inizio del trasloco già previsto per oggi. Per una beffarda coincidenza del calendario, in cui si sono combinati festività e ponti, la comunicazione della “sospensiva” alla ditta dei traslochi non è arrivata e questa mattina alle 8 i camion si sono presentati puntuali a scuola. Dopo un’oretta, chiarita la situazione, la ditta se ne è andata. Nel frattempo gli studenti e i genitori hanno chiesto un incontro urgente in prefettura. Una delegazione accompagnata dal presidente della seconda commissione consiliare, Francesco Filipponi e dalla consigliere del M5S, Angelica Trenta, è stata ricevuta in mattinata dal viceprefetto Andrea Gambassi.
Nel corso della riunione del presidente Filipponi ha avanzato un’ipotesi volta a trovare una soluzione di mediazione al problema. Filipponi, in sostanza, ha proposto di lavorare alla permanenza di 3 classi su 9 nell’attuale sede di piazza Briccialdi, di spostare le altre in viale Trieste e contemporaneamente ridefinire il progetto complessivo di messa in sicurezza dell’edificio per riunificare a settembre tutte le classi nella sede storica.
“Mi sembra che la mattinata di oggi sia stata fruttuosa per addivenire a una soluzione positiva della vicenda del trasloco dell’istituto d’arte Metelli – dice Francesco Filipponi – Al momento stiamo lavorando su una nuova ipotesi che è quella di lasciare comunque tre classi nell’attuale sede di via Briccialdi per dare quella risposta che gli studenti e i loro genitori chiedono da tempo: lasciare in funzione la sede storica in maniera tale da scongiurare trasferimenti definitivi. Con questa nuova ipotesi si avrebbe infatti solo il trasloco delle classi in eccedenza al limite di 99 unità, quello consentito dall’attuale certificazione di sicurezza dell’edificio a ridosso della Passeggiata. La permanenza delle 3 classi è uno sprone da accelerare i tempi del recupero complessivo dell’edificio, a ridefinire entro brevissimo il progetto di messa in sicurezza, così da consentire quella certificazione che non pone limiti alle presenze degli alunni. Il 7 gennaio, nel pomeriggio- rivela il presidente della seconda commissione consiliare – si riunirà di nuovo il tavolo interistituzionale che valuterà questa ipotesi dando la sua eventuale approvazione”.