Terremoto, a Spoleto alberghi pieni, ma per le troupe televisive
SPOLETO – Alberghi pieni si, ma grazie alle troupe di telecamere e giornalisti che da giorni sono in Valnerina per seguire e documentare le vicende del terremoto. E’ questa la situazione surreale che si sta verificando a Spoleto, dove qualche sparuto turista si è visto per il Ponte di Ognissanti. In questa occasione poche le attrattive visitabili: solo la Rocca Albornoziana è rimasta aperta, dopo che le verifiche dei tecnici l’hanno riaperta. Tommaso Barbanera, di ConSpoleto e Confcommercio, parla con qualche timore per il futuro: “Quando i riflettori si spegneranno, cosa resterà?”.
I cittadini e gli operatori commerciali vogliono continuare la loro vita, anzi riprendersela. Diverse le iniziative messe in cantiere. C’è chi su Facebook scrive: “Grazie alle persone che ci sono venute a trovare. Grazie per darci fiducia a noi negozianti che sicuramente stiamo vivendo un momento molto critico”. Non sono mancati i richiami: “Se qualcun vuol venire gli offro un aperitivo”, scriveva un’altra. Si sente l’esigenza di scongiurare la paura. L’ufficio informazioni turistiche è rimasto chiuso in questi giorni, così come le scuole, la biblioteca, i musei e gli spazi teatrali.
Intanto diverse le verifiche anche sulla torre campanaria del Comune. La sede del municipio ieri è rimasta chiusa. Nessuna particolare elemento di criticità ma al vaglio ancora la torre. Oggi ci dovrebbe essere intanto un vertice con i presidi, per verificare la solidità degli istituti scolastici. In tutto il territorio comunale sono arrivate 900 richieste di sopralluogo, da sommare a quelle successive al sisma del 24 agosto.