Terremoto, dal Cdm ecco il decreto ter: priorità semplificazione delle procedure
PERUGIA – Il Consiglio dei ministri sforna il terzo decreto terremoto dall’inizio del sisma, lo scorso 24 agosto. Atto che punta a risolvere le pastoie burocratiche e i rallentamenti. A presentarlo solo stati il premier Paolo Gentiloni, il sottosegretario Boschi insieme al commissario Vasco Errani e al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. “Dobbiamo accelerare sui problemi e sui rischi di strozzature burocratiche per i territori. Dobbiamo evitare il crearsi di strozzature e, se possibile prevenirle”, ha detto Gentiloni che ha illustrato i “tre grandi capitoli” del decreto terremoto. Il provvedimento, ha spiegato, prevede misure di “semplificazione e velocizzazione procedurale”, d’intesa con l’Anac, per tutto ciò che riguarda alloggi temporanei, opere di urbanizzazione primaria, rimozione delle macerie, le stalle. Inoltre sono previste “misure di semplificazione” per realizzare le nuove scuole e norme che prorogano “meccanismi di sospensione di pagamento dei tributi e agevolazione fiscale”. “Non abbiamo un conto esatto dell’ammontare delle risorse” stanziate dal decreto sul terremoto approvato oggi. “Sono molto consistenti, di diverse centinaia di milioni”.
Non sarà comunque un problema di risorse. “Le risorse ci sono e ci saranno. Il governo conferma pienamente questo aspetto, bisogna dare sicurezze alle persone che stanno vivendo un dramma profondo”, ha detto il commissario per la ricostruzione Vasco Errani al termine del Cdm, sottolineando che “non ci saranno rischi di interruzione dei lavori, questo è un impegno della Repubblica italiana”. “Stiamo affrontando una serie di interventi per velocizzare le procedure e dare una risposta al centro Italia, che è il cuore del Paese – ha aggiunto Errani – e ci ci saranno misure importanti per il sostegno al reddito e alle imprese”. La strategia del governo, infatti, “rimane una: scuole e lavoro. Queste due scelte tengono insieme la comunità”. Quanto alla ricostruzione, ha concluso il Commissario, il decreto prevede la realizzazione della “microzonazione sismica di terzo livello in tutti i 131 comuni: ricostruiremo con trasparenza e qualità perché non accada più il crollo”