Terremoto, l’Umbria e la sua arte ferita protagonisti al Guggenheim
PERUGIA – L’Umbria, e la sua “arte ferita” dal terremoto, protagonista al Guggenheim di New York. Qui la rivista “Panorama”, nell’ambito dell’edizione americana di “Panorami d’Italia”, ha voluto organizzare una serata di beneficenza per raccogliere fondi da destinare al restauro di una delle opere danneggiate dal sisma del 2016. Alla serata hanno partecipato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e con lei anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, e numerosissime personalità, tra cui il tenore Vittorio Grigolo, ed il calciatore Andrea Pirlo.
Il direttore del settimanale, Giorgio Mulè, che si è detto “umbro di adozione”, ha voluto ricordare i gravi danni che la Valnerina, con tutte le sue città, ha subito a causa dei diversi terremoti dello scorso anno. “Questa terra– ha detto Mulè – è forte, ed ancor più forti sono i suoi abitanti. Persone tenaci e coraggiose, con una forza enorme. La forza necessaria per tornare a ricostruire le loro case, i loro centri abitati. E noi vogliamo dare un contributo concreto alla ricostruzione, per questo – ha aggiunto Mulè, rivolgendosi a tutti gli invitati al “gala charity dinner” – abbiamo voluto adottare un’opera d’arte danneggiata, che sarà restaurata grazie al vostro generoso contributo”.
Su tutti i tavoli, allestiti nell’atrio del prestigioso museo, a cui sono stati assegnati i nomi delle città umbre, una brochure illustrava l’opera individuata dalla Soprintendenza ai beni culturali dell’Umbria, d’intesa con la Regione Umbria: il Crocifisso di Giovanni Teutonico, della chiesa di Santa Maria Argentea di Norcia. Il crocefisso, a grandezza naturale, del ‘400, era posto sopra il presbiterio dell’altare maggiore della chiesa. Il terremoto – come noto – ha causato il crollo della chiesa; il crocefisso è andato in frantumi ed è stato successivamente recuperato dalle macerie.
I frammenti più significativi sono stati anche esposti nella mostra “La bellezza ferita”, allestita a Siena, nel complesso museale di Santa Maria della Scala. “La scultura lignea – recita la scheda dell’opera – è una pregevole opera plastica, che esprime con grande e coinvolgente realismo, il patetismo e le sofferenze dalla crocefissione, accentuate da un meccanismo che, attivato da una cordicella, faceva muovere la lingua entro la bocca del Cristo, rendendolo ‘parlante’ in occasione delle celebrazioni liturgiche del Venerdì Santo”
“Un anno fa – ha detto la presidente Marini nel corso del suo saluto – il terremoto ha colpito nuovamente una parte dell’Italia centrale; un terremoto, quello del 30 ottobre del 2016, che ha avuto proprio Norcia e la Valnerina come epicentro. Questi sono luoghi di grande valore artistico. Norcia – ha ricordato – è anche il luogo di nascita del monachesimo occidentale. In questa terra nacque circa 1500 anni fa San Benedetto e prese avvio la spiritualità benedettina, che grande influenza ebbe nella storia dell’Europa, con la nascita delle abbazie e delle biblioteche che salvarono la grande cultura classica ed occidentale”.
“Oggi, con questa vostra ‘charity’ – ha proseguito la presidente – date un contributo importante al restauro di queste opere d’arte, contribuendo concretamente al recupero del grande patrimonio artistico della mia regione. Sono grata a tutti voi, al settimanale ‘Panorama’ ed al suo direttore Giorgio Mulè, al Guggenheim che ci ospita, ed a tutti voi che siete qui questa sera. Con questo gesto – ha concluso Marini – vi sentiamo profondamente amici dell’Umbria e di Norcia”.