Terremoto, poche casette e scarsa promozione del territorio: il centrodestra boccia la gestione post sisma

PERUGIA –  “A otto mesi dal terremoto installate meno del 5 per cento delle 3mila casette necessarie, dei 23miliardi di euro per la ricostruzione più altri 4 per i danni indiretti e lo sviluppo socioeconomico sono ancora scarse le disponibilità di cassa e la burocrazia sta facendo ulteriori danni, come rilevato da diversi sindaci”: i consiglieri regionali di centro destra e liste civiche (Ricci, De Vincenzi, Nevi e Squarta, assente “giustificata” la Lega Nord) hanno tenuto una conferenza stampa stamani a Palazzo Cesaroni, per “sollecitare un’azione più incisiva da parte di Governo e Assemblee legislative di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo”.

Sulla questione dei danni indiretti al turismo, i consiglieri di minoranza chiedono: “una diminuzione selettiva dell’Irap a sostegno delle categorie più pesantemente colpite; l’attivazione di servizi ferroviari a mercato come il Freccia rossa, a sostituire la linea del treno ‘Tacito’, che collega Terni e tutta l’Umbria a Milano (‘ce l’ha fatta anche la Basilicata – ha ricordato Ricci – facendo passare il Freccia rossa che collega la Puglia a Milano anche per Metaponto e Ferrandina che, con tutto il rispetto, non sembrano importanti come Spoleto, Foligno e Assisi’); impostare la comunicazione turistica evitando di citare il terremoto e sopratutto inesistenti vittime, puntando invece sulla comunicazione emozionale e includendo un sito internet, un numero telefonico da chiamare per poter vendere il prodotto turistico; una riqualificazione delle rete stradale della Valnerina e la ricostruzione veloce della basilica di San Benedetto, che è il polo attrattivo principale e potrà trascinare la ripresa come accaduto con la riapertura della basilica di San Francesco nel precedente sisma”.

Claudio RICCI (Rp) ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento di “soggetti ad alto potenziale di comunicazione, come tour operator, compagnie low cost e di gestione dei motori di ricerca, più che mandare uno spot televisivo di pochi secondi”. Per Raffaele NEVI (FI) una diminuzione selettiva dell’Irap “sarebbe una di quelle cose che questo ente può fare, ma è rimasta lettera morta perfino la
delibera consiliare firmata anche dai consiglieri di maggioranza Chiacchieroni, Leonelli e Rometti che, fra le altre cose, prevedeva questo tipo di agevolazioni. La maggioranza è troppo impegnata sulla questione dei direttori generali, Orlandi sì Orlandi no, per ascoltare il grido di dolore di commercio, turismo e servizi”.

Marco SQUARTA (FDI) ha incluso nel discorso trasporti anche l’aeroporto: “continua a produrre debiti, ma invece che attrarre turismo amplia le rotte con l’Albania. L’ipotesi Freccia rossa, che quando la proponevamo noi non andava bene, deve includere tutte le città umbre, non solo Perugia. La promozione turistica è fallimentare, nonostante una Sviluppumbria che gestisce milioni di euro ma non fa proposte utili al rilancio del turismo, che dovrebbe essere la sua mission. Perdiamo anche occasioni come il prossimo Giro d’Italia, che toccherà Foligno, Bevagna e Montefalco, per il quale la Regione ha stanziato 10mila euro, e il resto se lo paghino i Comuni. Meglio occuparsi del nuovo direttore generale da 150mila euro l’anno”.

Sergio DE VINCENZI (Rp) ha sottolineato alcuni aspetti di cui si è occupata la Terza commissione consiliare, di cui egli è vicepresidente: “il nuovo Piano sociale tratta in maniera sfuggevole la questione sisma, c’è un bando per il servizio civile che sarà destinato al sostegno delle popolazioni colpite ma sarebbe auspicabile la disponibilità di psicologi e operatori specializzati. Per non dire della ristrutturazione della Asl 2: come si fa a pensare di eliminare o ridurre i servizi veterinari dalla Valnerina se una delle sue identità specifiche è proprio la zootecnia quale sostegno delle attività produttive?”.

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