Terremoto, turisti in fuga dalla Valnerina: annullate centinaia di prenotazioni. La faglia ha “mangiato” 300 milioni
In fuga dalla Valnerina. Le zone colpite dal sisma del 24 agosto stavano accennando ad una timida ripresa sul fronte turistico ma è arrivata l’ennesima botta a infliggere un ulteriore colpo. Dopo le ultime scosse sono scappati tra 500 e mille turisti. Una stima fornita dalla Confcommercio della Valnerina, che fotografa la drammaticità della situazione. Il Ponte di Ognissanti aveva attenuato la drammaticità, le attività si erano organizzate con risorse proprie. Ora è di nuovo tutto saltato. A Castelluccio erano addirittura tornati i turisti che praticano il parapendio. Se la zona più vicina è quella che ne risente di più, va un po’ meglio tra Assisi, Perugia e il Trasimeno. In generale meno italiani, ma molti più stranieri, andati a compensare le assenze.
Le prime stime dicono che la faglia abbia mangiato 300 milioni. Tanto vale il ”brand” dei Monti Sibillini, icona dell’economia dell’intangibile fra Umbria e Marche, ”dove convivono piccole aziende, imprese storiche, negozi di prossimità e agriturismi”. A mixare dati economici e sguardo del narratore è un manager-scrittore, Renato Mattioni, originario di Visso ma da anni residente in Lombardia, dove è segretario della Camera di commercio di Monza. Prima del terremoto aveva pubblicato un libro sul ciauscolo, ”Non di solo pane”, prodotto top del territorio del sisma, e ora dice che bisogna ”ricostruire la vita intorno a quella filiera del ‘chilometro utile’, dalla produzione agricola ‘tracciata’ a un’economia del tempo libero di qualità. E ai prodotti bandiera”. Sono oltre 2 mila le imprese fra Camerino e Visso, con 4 mila dipendenti: ”aziende che negli ultimi 10 anni sono diminuite del 7%, ma con una media del -20% nei comuni a ridosso della montagna”.
Nei territori colpiti dal sisma intanto si continua a lavorare. Continua infatti la sinergia anche con le realtà di volontariato del comprensorio. Roma continuerà a dare il proprio sostegno alle popolazioni vittime del sisma che il 26 ottobre e lo scorso 24 agosto hanno colpito il Centro Italia. In Campidoglio, nel corso di una riunione d’emergenza con la Protezione Civile e la Polizia locale, è stato deciso che la missione di Roma Capitale sui luoghi del sisma proseguirà oltre il 31 ottobre 2016, data inizialmente prevista per il termine delle operazione di aiuto”. La decisione arriva anche a seguito della richiesta del sindaco di Norcia Nicola Alemanno, degli altri sindaci dei comuni colpiti dal sisma e dell’Anci.