Tessile, il settore cresce e torna a dare lavoro
GUBBIO – Il settore tessile umbro ha ricominciato a crescere e a dare lavoro. Negli ultimi quattro anni c’è stato un aumento del 23 per cento degli occupati e del 30 per cento del fatturato. “E’ il segnale di una vitalità – ha sottolineato Marco Cardinalini, presidente della Sezione Tessile-Abbigliamento di Confindustria Umbria, che associa le principali aziende del settore presenti nella regione – cui hanno contribuito due fattori fondamentali: la qualità dei nostri prodotti Made in Italy e la presenza di tanti laboratori artigianali al servizio di imprese e brand nazionali e internazionali. Sempre più spesso dietro una griffe francese ci sono realizzazioni made in Umbria”.
Nei giorni scorsi l’Umbria è stata al centro di una riflessione sul futuro del settore in occasione del convegno nazionale “Umbria: incontro con i talenti della moda” organizzato da Confindustria Umbria in collaborazione con i Giovani Imprenditori di Sistema Moda Italia.
“Il tessile-abbigliamento è uno dei settori fondamentali in Umbria e punto di riferimento in Italia e nel mondo – ha ricordato nell’intervento di apertura il presidente di Confindustria Umbria Antonio Alunni – In nostro sistema associativo crede in questo comparto e vi investirà in termini di formazione e di internazionalizzazione perché è tra quelli che meglio rappresentano il Made in Italy nel mondo. Se l’Italia fa sistema, in questo come in ogni altro settore, potrà sicuramente primeggiare”.
In particolare, nel corso del convegno, sono stati approfonditi con un taglio operativo e con il contributo di imprenditori e di esperti, alcuni temi strategici per il settore come formazione, finanza e sostenibilità. Un focus specifico è stato dedicato al distretto umbro del cashmere che in breve tempo ha raggiunto un prestigio internazionale intercettando e soddisfacendo una domanda innovativa di lusso in costante crescita negli ultimi anni.
“Abbiamo scelto di soffermarci su sostenibilità, finanza e formazione perché rappresentano aspetti fondamentali per il futuro del comparto – ha spiegato Cardinalini – Nel tessile abbigliamento italiano abbiamo bisogno di nuove leve, di tecnici, modelliste, programmatori, prototipisti, meccanici. Si tratta, in Italia, di almeno 16mila diplomati e 3mila laureati, profili qualificati e ben retribuiti. Abbiamo di fronte una grande opportunità ma c’è bisogno di superare lo scollamento tra il sistema della formazione e le necessità del settore. Non di minore importanza è la sostenibilità. Da tempo le aziende umbre su questo tema rappresentano un modello nell’aver saputo coniugare efficienza nelle lavorazioni, coinvolgimento delle maestranze e l’attenzione all’ambiente. L’altro grande driver potenziale di sviluppo per il tessile e l’abbigliamento è la finanza. Le nostre imprese – conclude Cardinalini – spesso hanno una dimensione troppo piccola per sfruttare le grandi opportunità offerte dai mercati. Dobbiamo cercare di collegare le richieste del mercato con le opportunità offerte dalla finanza.
In una realtà in evoluzione, la finanza guarda tra l’altro con crescente interesse al mondo della moda come target per potenziali investimenti. Per quest’attenzione abbiamo voluto accendere i riflettori su Elite, il programma internazionale lanciato nel 2012 da Borsa Italiana in collaborazione con Confindustria che oggi vede quasi il 10 per cento delle aziende partecipanti del mondo del fashion”.
I quattro tavoli tematici sono stati coordinati dal direttore FashionNetwork.com Elena Passeri e dall’Advisor per le relazioni istituzionali Elite Roberto Race.
Sono intervenuti: Nicola Mirabassi, Chief Operating Officer Sterne International Spa; Bertrand Thiry, AD Matia Spa; Andrea Cavicchi, Presidente Centro di Firenze per la Moda Italiana e Presidente Sezione Sistema Moda Confindustria Toscana Nord, Maria Teresa Biondi, Referente aziendale Sostenibilità Chimica Ferrini Srl; Enrica Arena, Co-Founder Orange Fiber Srl – Fiber Ferragamo Collection; Mauro Rossetti, Direttore Associazione tessile e salute, Rudy Severini, Presidente Sartoria Eugubina Srl; Luca Sburlati, CEO Pattern – Roscini Fashion Engineering & Production, Riccardo Stefanelli, Co-CEO & Executive Board Member Brunello Cucinelli Spa; Alessandra Guffanti, Presidente GGI Sistema Moda Italia e Maria Rita Trampetti, Dirigente Scolastico Istituto Professionale Orfini, Foligno.