Tk-Ast, Rsu e Ugl in disaccordo sulle nuove telecamere di sorveglianza
TERNI – Le telecamere all’interno delle Acciaierie di Terni fanno discutere. In primis i sindacati. Prendono allora la parola le Rsu di Ast di Fim, Fiom, Uilm e Fismic, che in una nota attaccano l’Ugl accusandola di aver preso «una posizione inaccettabile». Le rappresentanze sindacali unitarie parlano di «improvvisata posizione assunta dalla Ugl in merito al verbale di accordo sottoscritto giovedì sera riguardo l’utilizzo di telecamere di videosorveglianza nel solo ente magazzino centrale». «L’utilizzo di tali strumenti – prosegue la nota – avviene a fronte di esigenze aziendali volte a tutelare il patrimonio dal rischio di incendio e da possibili ammanchi». Il progetto iniziale secondo le Rsu era infatti diverso da quello attuale: «Il progetto aziendale iniziale era completamente diverso: prevedeva l’utilizzo totale del sistema, il quale inevitabilmente riprendeva i lavoratori durante tutto il turno e nella continuità operativa, precostituendo la fattibilità di possibili azioni disciplinari». «Dopo tre confronti specifici sull’argomento ed un sopralluogo – prosegue la nota – l’azienda ha recepito tutti i nostri punti ed elementi di contrarietà, consentendo l’accordo sindacale ed escludendo la possibilità di un percorso unilaterale della stessa tramite intervento all’ispettorato del Lavoro, dove sarebbe prevalsa la filosofia del Jobs act». Cosa è stato sancito quindi con il nuovo accordo? Secondo le Rsu dunque l’accordo nella sostanza ha limitato l’accensione «nel solo orario dove non è in corso una continuità lavorativa e ha registrato per iscritto la volontà e l’impegno aziendale di non utilizzo per fini disciplinari delle registrazioni, che tra l’altro hanno durata di 24 ore e sono monitorate da un ente aziendale specifico, il tutto chiaramente in conformità con le leggi sulla privacy». Il passo dall’accusa alla replica è stato preve. La Ugl attacca così le Rsu:«Riteniamo inaccettabile la posizione espressa dalla Ugl, che non era presente giovedì alla riunione, partecipando ai precedenti incontri facendo sostanzialmente scena muta. Anche in altre circostanze la sigla non aveva partecipato agli incontri, dando sempre sia a noi che all’azienda il mandato a procedere limitandosi a ratificare dove necessario. È ovvio che la posizione della Ugl, diversa dalla linea del passato, sia solo strumentale e dettata da qualche interesse particolare e non di merito e per questa ragione e senza fare polemica, già dal prossimo incontro come Rsu, in caso di assenza di tale organizzazione, affermiamo di non essere più disponibili a ricevere la loro delega a procedere».