Tra ampliamenti e progetti, le aziende sanitarie presentano i piani triennali del Patrimonio
PERUGIA – La Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Andrea Smacchi, ha ascoltato in audizione i direttori generali delle Aziende ospedaliere di Perugia, Emilio Duca e di Terni, Maurizio Dal Maso in merito ai piani triennali del patrimonio 2016-2018 da loro adottati. Hanno relazionato, insieme ai direttori, Marco Ercolanoni (direttore amministrativo Perugia) e Riccardo Brugnetta (direttore patrimonio Terni).
É stato innanzitutto ricordato – riferisce un comunicato della Regione – che la redazione del piano triennale del patrimonio rappresenta, in questo caso, una prima fotografia poiché si tratta di uno degli adempimenti introdotti nella legge 18/2012 e recepito successivamente dal testo unico della Sanità. E’ stato anche sottolineato che questi piani patrimoniali sono piuttosto semplificati in quanto le Aziende ospedaliere, di norma, non dispongono di patrimoni se non quello istituzionale.
Nel corso dell’audizione è stato precisato che nessuna struttura delle due aziende ospedaliere ha subito danni dal sisma del 2016.
Duca ed Ercolanoni (Azienda ospedaliera Perugia) hanno detto che “le disponibilità del patrimonio immobiliare sono relative esclusivamente alla funzione ospedaliera e concentrate in due uniche realtà e poli. Di fatto vengono identificati tutti gli immobili destinati alle funzioni assistenziali sanitarie del Polo unico di Sant’Andrea della Fratte. All’interno di quest’area viene individuata sia la componente dell’edificio adibito ad attività assistenziali, sia le pertinenze circostanti, alcune delle quali sono adibite ad aree di parcheggio. Accanto a queste due realtà legate a Sant’Andrea delle Fratte, il patrimonio immobiliare si completa con altre due realtà ubicate nel vecchio quartiere di Monteluce: un edificio ex farmacia ospedaliera, di cui oggi una parte viene adibita a magazzino ed un’altra parte (800 mq) concessa in locazione alla società in house ‘Umbria Salute’. Da aggiungere che, sempre in quest’area, è presente il vecchio posteggio di via del Favarone per quale è stato ipotizzato un percorso di alienazione. Secondo stime attuali il patrimonio immobiliare dell’Azienda ospedaliera è stato quantificato in 170milioni di euro”.
Dal Maso e Brugnetta (Azienda ospedaliera Terni) hanno spiegato che “è in fase di sviluppo un progetto che verrà sottoposto alla Regione riguardante l’ampliamento del Dea (Dipartimento emergenza e accettazione) dell’ospedale. Si tratta di un ampliamento fisico per permettere la possibilità di dar luogo ad una serie di attività in maniera nuova e diversa rispetto alla situazione attuale. Nella programmazione viene evidenziato il blocco della proprietà a fini istituzionali, c’è poi una proprietà che riguarda un terreno residuo delle donazioni dell’ex ente ospedaliero. Da aggiungere un blocco formato da tre situazioni interne alla struttura e ad uso commerciale affittate al bar interno, ad una struttura commerciale, oltre ad altri locali adibiti a sportello bancario.
Una novità della pianificazione triennale riguarda un intervento significativo per l’acquisizione di un edificio limitrofo all’Azienda, denominato ex Milizia di proprietà Ater per un valore di 6,7 milioni di euro. Il patrimonio attuale corrisponde a 30milioni di fabbricati e 2,9 milioni di terreni”.
L’audizione odierna, durante la quale il presidente della Commissione e gli altri commissari sono intervenuti ponendo domande ai due direttori generali e ai tecnici, ha fatto seguito a quella della scorsa settimana con i vertici delle Aziende sanitarie regionali ed è propedeutica all’audizione di mercoledì prossimo (15 marzo) con l’assessore Luca Barberini dopo la quale l’atto verrà portato all’attenzione dell’Aula di Palazzo Cesaroni.