Trasporti, la maggioranza fa quadrato: “Regione sempre attenta”
PERUGIA – “La Regione Umbria è sempre stata attenta e attiva sulle infrastrutture e in particolare sulla ex Fcu. E appare strano parlare di dismissione dell’infrastruttura regionale proprio oggi, alla luce dell’investimento di oltre 63 milioni che la Regione sta ponendo in essere per la sua messa in sicurezza, l’ammodernamento e la manutenzione
straordinaria da tempo non effettuata”. È quanto dichiarano i capigruppo della maggioranza in Assemblea legislativa Gianfranco Chiacchieroni (Pd), Silvano Rometti (SeR) e Attilio Solinas (Misto-Mdp) i quali sottolineano che quando si ricoprono incarichi istituzionali si dovrebbe evitare di “fomentare polemiche e diffondere allarmismi privi di fondamento come accaduto invece in questi giorni in cui sulla vicenda ex-Fcu abbiamo assistito a tante polemiche e prese di posizione strumentali”.
A giudizio di Chiacchieroni, Rometti e Solinas la Regione “ha sempre ritenuto questa infrastruttura strategica, come dimostra anche il Piano regionale trasporti, approvato circa due anni fa dall’Assemblea legislativa, che delinea una strategia ben precisa: la rimodulazione della distribuzione delle percorrenze sulla rete in funzione della domanda attuale e potenziale; la previsione di corse ‘lunghe–veloci’ (con un numero limitato di fermate) sulle tratte Città di Castello–Perugia e Terni–Perugia nelle sole fasce di punta, e di corse ‘corte-metropolitane’ nelle aree a maggiore domanda consolidata e potenziale; un modello di esercizio integrato ferro-gomma che consenta di innalzare il rapporto ricavi/costi operativi, di garantire il mantenimento di un’adeguata frequenza dei servizi e di fasce di interruzione programmata per la manutenzione; la predisposizione di un Piano di manutenzione straordinaria. E il lavoro portato avanti negli ultimi anni va esattamente in questa direzione”.
Per Chiacchieroni, Rometti e Solinas “grazie all’impegno di tutta la maggioranza, ed in particolare della presidente Marini e dell’assessore Chianella, si è riusciti ad ottenere un dal Governo nazionale un finanziamento molto consistente pari a 63 milioni di euro, che consentirà di avviare in tempi brevi un programma di investimenti mai visto negli ultimi
decenni, volto a superare le criticità connesse ad un’infrastruttura che ha oltre cento anni di vita. Sarà così possibile superare il deficit manutentivo accumulato negli anni e adeguarsi ai nuovi standard di sicurezza richiesti dall’Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria. Verrà così installato su tutta la linea un sistema per adeguare l’infrastruttura
regionale agli standard di sicurezza europei; sarà adeguata e ammodernata la sede ferroviaria, con sostituzione del materiale in legno; saranno acquistati nuovi treni, adeguati e soppressi alcuni passaggi a livello. Veramente assurdo parlare in questo momento di dismissione della ex-Fcu. Nessuno mai potrebbe pensare di mettere da parte una così rilevante infrastruttura, forse unica nel suo genere rispetto alle dotazioni delle altre regioni italiane. Ricordiamo che a seguito dell’incidente ferroviario di San Giuliano di Puglia, c’è stata una modifica dei parametri minimi richiesti sugli standard di sicurezza. L’accordo tra Regione, Umbria Mobilità e Rfi prevede la realizzazione sull’infrastruttura ferroviaria regionale umbra, a cura di Rfi, degli interventi di adeguamento delle rete ex-Fcu attualmente gestite da Umbria Mobilità che consentiranno tempi e procedure più rapide”.
“In questi giorni – aggiungono i capigruppo della maggioranza – da parte di alcuni esponenti della minoranza viene sottolineato l’isolamento infrastrutturale dell’Umbria. Niente di più assurdo e falso. Proprio negli ultimi anni la nostra regione ha visto la realizzazione di una serie di interventi sulle reti stradali molto significativi: dal sistema viario Quadrilatero alla pian d’Assino, dalla Tre valli alla Pievaiola, fino al completamento di altri interventi di carattere più locale. Il tutto in un quadro economico–finanziario complesso e di fatto carente di risorse per coprire tutte le necessità infrastrutturali del Paese. Non vanno poi tralasciati tutti gli interventi già programmati e finanziati nei prossimi anni sulle reti nazionali, che prevedono ingenti investimenti in Umbria a partire dal miglioramento strutturale della E45, compreso il Nodo di Collestrada e il primo stralcio della E78. Alti interventi importanti riguarderanno la linea ferroviaria, dove scontiamo un ritardo storico ma non imputabile alle amministrazioni umbre: nel piano 2016–2020 sono previsti interventi per il potenziamento della Orte-Falconara, il collegamento Terni–Rieti-L’Aquila–Sulmona e il potenziamento della Foligno–Perugia–Terontola. Al di la delle polemiche strumentali e inutili – concludono – occorre lavorare in un’ottica costruttiva, che ci consenta di migliorare ancora il nostro patrimonio infrastrutturale, senza rincorrere posizioni populiste e demagogiche”.