Tre cani avvelenati con lumachicida: scattano le indagini
Bocconi avvelenati destinati ai cani, lanciati all’interno dei giardini delle ville private.
Un fenomeno inspiegabile che sta però preoccupando un po’ tutti in città a cominciare dai padroni dei cani e dal WWF. E negli ultimi giorni i casi sembranodecisamente aumentare.
Al momento sono tre i cani morti per avvelenamento da lumachicida, un quarto animale, domenica a San Gemini è stato salvato dal veterinario subito allertato.
Non ce l’ha fatta invece il cucciolo di 5 anni di villaggio Matteotti.
Ma nei giorni scorsi altri due cani erano morti fra via Brodolini e vocabolo Trevi.
Un bassotto e una pitt bull.
In tutti e tre i casi le guardie eco zoofile del Wwf erano intervenute per ‘tabellare’ le aree ed evitare che altri potessero riportare conseguenze.
Intanto a San Gemini, sono state individuate altre ‘esche killer’ prontamente rimosse.
Ma il Wwf di Terni sta lavorando per mappare l’intero paese e nel pomeriggio sarà a Montefalco, dove sono arrivate altre segnalazioni.
Il fenomeno inizia a farsi preoccupante.
Tanto che sono scattate anche le indagini da parte dei carabinieri forestali del comando stazione di Terni.
I militari hanno iniziato a raccogliere testimonianze di persone per cercare di ricostruire la vicenda e arrivare ai responsabili.
Intanto la tristezza mista a rabbia dei padroni del cucciolo morto a Villaggio Matteotti arriva anche su Facebook, nel gruppo “Terni Malandata”. A scrivere è la sorella della padrona del cane, Maria Rita Rosignoli: “Nonostante il dolore, Scooby sarà sottoposto ad autopsia e poi sarà fatta denuncia. Prego chiunque abbia visto o sentito qualcosa di contattarmi in privato, il veleno in abbondante quantità è finito anche fuori dal giardino, mettendo a rischio bambini ed altri animali. Scooby era un cagnolino di 15 chili e soli 5 anni, questa gente malata e pericolosa va fermata”.