Trevi, svastica sul manifesto funebre del padre del segretario Pd
TREVI – Il clima avvelenato della campagna elettorale continua. Questa volta alla ribalta c’è il caso di Trevi, che racconta di un oltraggio a due manifesti funebri del padre del segretario del Pd, Giuliano Bordoni. Sui manifesti funebri, in uno è comparsa una svastica, in un’altra una frase, poco leggibile ma che comincia con “La nostra soddisfazione è il nostro miglior premio”. Citazione cinematografica di Lino Banfi in “Vieni avanti cretino”.
“E’ un gesto deprecabile – spiega Giuliano Bordoni – insensato e da condannare. Penso però che non sia collegabile ad un gruppo organizzato, penso solo ad individui che possano aver esternato pensieri malsani. E questa situazione si alimenta dal clima avvelenato che sta alimentando tutta la campagna elettorale. Escludo però la bravata – continua Bordoni – la frase fa pensare a qualcuno che abbia avuto cognizione di causa. Sicuramente si è voluto colpire il Partito democratico, perché mio padre non ha avuto mai alcun impegno politico. In questo clima – conclude Bordoni – queste ideologie tornano a galla e sentono di poter fare qualsiasi cosa”.