Umbertide, Locchi si difende sul centro islamico: “Iter avviato dal 2011, ora percorso di partecipazione”
UMBERTIDE – Il sindaco Marco Locchi si difende e rigetta e accuse di responsabilità sul centro islamico, che non sarebbe partito sotto la sua amministrazione. Accuse che erano arrivate dalla segretaria del Partito democratico Lucia Ranuncoli.
“Premesso che il sottoscritto è stato fra i primi firmatari della Candidatura a segretaria del PD di Lucia Ranuncoli; l’ha poi coerentemente votata nel corso dell’ultima assemblea comunale del 5 giugno confidando sul fatto che la stessa possa fare un buon lavoro nella direzione di ricostruire quel percorso definito nel 2014 che ha portato alla vittoria della coalizione del centro sinistra basilare anche per gli scenari politici futuri. Ho letto la posizione della nuova Segretaria rispetto al Centro Culturale Islamico – dice il sindaco – mi permetto di dire che la questione è stata affrontata in modo sbrigativo, sommario e con l’unico obiettivo di scaricare tutte le responsabilità (sia nel merito che nel metodo) sulla Amministrazione attuale della quale, fra l’ altro, la segretaria ne fa parte in quanto ricopre il ruolo di consigliere comunale oltre a quello politico di Coordinatore di un circolo del PD”.
“Credo sia pertanto necessario ribadire ancora una volta che il progetto del centro è iniziato negli anni 2010/2011; l’Associazione Islamica a seguito di asta pubblica tenutasi il 22 luglio 2011 è risultata assegnataria di un primo lotto denominato L3. Successivamente, a gennaio 2013, l’Associazione Islamica “in relazione alle mutate esigenze di spazio emerse in fase di progettazione preliminare”, ha presentato istanza per l’ acquisizione di una ulteriore rata di terreno in ampliamento al lotto L3 già acquistato. Con delibera di giunta del febbraio 2013 , è stata accolta tale richiesta. Il pagamento del primo lotto è avvenuto ratealmente ed è stato completato ad Agosto 2012. Tutto l’iter si è tuttavia perfezionato a dicembre 2013 con rogito del segretario comunale in quanto, nel corso dello stesso anno, si è reso necessario procedere, prima della firma del contratto, a delle riconfinazioni catastali e a tenere conto del cambio nome della associazione islamica; fatti non significativi sul piano sostanziale in quanto tutte le scelte già erano state fatte, ma necessari sul piano formale/amministrativo”.
“Risulta anche che nel corso degli anni 2011/2012 il progetto del costruendo centro era stato presentato informalmente in comune almeno in due se non in tre momenti. Però nonostante questo e i vari passaggi in consiglio e in giunta tutto è passato “sotto traccia”: non sono stati fatti incontri, assemblee. Niente. Nessuno ha evidentemente ritenuto opportuno ricorrere alla partecipazione pubblica. Emerge anche in modo evidente la responsabilità delle opposizioni totalmente addormentate su un fatto di tale rilevanza, o di chi era in maggioranza ed oggi urla dall’opposizione! Nel primi mesi del 2015 si è discusso del progetto in giunta numerose volte ( in un paio di occasioni anche con l’ associazione islamica), con posizioni differenti perché c’era chi sosteneva, come il sottoscritto, la necessità di momenti pubblici e chi invece era della linea “prima lo facciamo e meglio è”. Il sottoscritto ha scelto la linea, quasi solitaria, di aprire un percorso di partecipazione pubblica iniziando con il consiglio di quartiere interessato alla costruzione con il quale si sono tenuti un paio di incontri (al secondo ha partecipato anche l’ Associazione islamica) nel corso dei quali è stata presentata anche una bozza di “convenzione” (attualmente evolutasi nel patto di cittadinanza) da sottoscrivere fra amministrazione e associazione islamica. Oltre a questi momenti diretti ci sono stati anche altri momenti pubblici ed assemblee nel corso delle quali si è parlato del progetto.
Il sottoscritto in quel periodo aveva espressamente manifestato al partito la necessità di tenere incontri pubblici, ma la risposta è stata negativa in quanto il progetto in oggetto veniva considerato una “pratica edilizia” e quindi come tale doveva essere gestita dal Comune”.
“Tutto questo per spiegare in modo un po’ più dettagliato come sono andate le cose e quanto anche l’ Amministrazione avrebbe desiderato da parte del proprio partito di maggioranza una presenza ed un sostegno maggiori! Certo è singolare che oggi questa mancanza di partecipazione venga imputata dal nuovo segretario del PD alla Amministrazione Comunale la quale, pur in tali condizioni, ha comunque organizzato incontri, assemblee e momenti di dibattito, sistematicamente disertati dal PD. Si precisa anche che tutti i passaggi fondamentali dell’iter sono raccolti in una relazione dettagliata, predisposta dall’ ufficio tecnico, che richiama le varie delibere di consiglio e di giunta, consegnata alla terza commissione regionale ad ottobre 2016 nel corso di una audizione chiesta dal Presidente della commissione stessa. E’ su queste basi che si devono dare risposte chiare e trasparenti ai nostri concittadini in linea con i principi e i valori che il nostro partito porta avanti da sempre. Non si tratta di innescare polemiche “stucchevoli”, ma semplicemente di dire le cose come stanno e su questo costruire una linea comune che guardi al bene e all’interesse della nostra città che ha riconosciuto da sempre il ruolo di guida e di governo alle coalizioni di centro sinistra”.
“E’ evidente che lo scenario europeo ed internazionale, contraddistinto da una escalation di attentati terroristici, ha creato una situazione non facile, basata sulla paura, sul timore, sulla diffidenza anche perché la maggior parte degli attentati che si sono verificati in Europa hanno visto come autori giovani nati e cresciuti nei paese europei. I classici giovani della porta accanto. Ed è anche per questo motivo che tocca a chi ha guidato da sempre la città sostenere anche questo processo, spiegandone le ragioni, motivando la scelta e dire ai nostri concittadini quello che si sta facendo e dove si vuole arrivare. Questo compito tocca a noi come squadra di governo con onestà intellettuale e trasparenza. L’ Amministrazione questo percorso lo ha già avviato da tempo insieme agli uffici regionali, al Ministero degli Interni, al Prefetto con il quale sono state concordate linee di azione comuni che vedono coinvolti numerosi ed importanti soggetti. Una azione che deve, a mio avviso, come già detto in altre occasioni, essere fortemente sostenuta sul piano politico dall’intera coalizione di centro sinistra apportando idee, proposte, suggerimenti in linea con la nostra tradizione politica e con il valore che abbiamo sempre dato a temi come accoglienza, integrazione, sicurezza e legalità”.