Umbria mobilità, a Palazzo Cesaroni sarà istituita la Commissione d’Inchiesta
PERUGIA – I consiglieri regionali Cinquestelle, Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati, hanno depositato una proposta di atto interno che chiede una commissione d’inchiesta su Umbria mobilità. Alle loro firme – riferisce un comunicato del consiglio – si sono aggiunte quelle di tutti i consiglieri di centrodestra, e cioè Sergio De Vincenzi, Claudio Ricci, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini (Lega), Raffaele Nevi (Fi) e Marco Squarta (Fdi).
“In questo modo – sostengono Liberati e Carbonari – la commissione d’inchiesta è istituita d’ufficio, senza il voto dell’aula, come previsto dello Statuto della Regione Umbria”.
La proposta M5S ha come oggetto la ‘Gestione delle imprese della mobilità pubblica partecipate dalla Regione Umbria e individuazione delle cause dell’attuale crisi finanziaria di Umbria mobilità e di altre imprese della mobilità.
La nuova commissione – nelle intenzioni dei proponenti – dovrà “svolgere audizioni e ricerche al fine di ricostruire le dinamiche societarie e l’evoluzione dello stato economico-finanziario delle società del trasporto pubblico locale operanti in Umbria e delle imprese ed enti da esse partecipate o collegate”. La commissione dovrà anche “ricostruire le scelte strategiche di carattere politico ed amministrativo nell’ambito della mobilità umbra degli ultimi 20 anni, con riferimento ai singoli soggetti che le hanno assunte, approfondendo eventuali ipotesi di malagestione”, nonchè “stimare i rischi per la Regione Umbria conseguenti all’esposizione debitoria di Umbria Tpl e Mobilità Spa, valutando e suggerendo soluzioni atte a minimizzare tali rischi”.