Vittorio Trancarelli dichiarato “Venerabile” da Papa Francesco
PERUGIA – Papa Francesco ha dichiarato “Venerabile” Vittorio Trancarelli, autorizzando il decreto circa le virtù eroiche. Trancanelli è nato il 26 aprile 1944 a Spello (PG). Medico all’Ospedale Silvestrini di Perugia, sposato con Lia Sabatini, si ammala gravemente nel 1976, un mese prima della nascita di Diego, unico figlio naturale. Malattia e lavoro non impediscono a lui e alla moglie di accogliere nella loro casa come figli altri sette ragazzi, alcuni dei quali disabili. Nel 1998 Vittorio si ammala di nuovo e dopo tre mesi muore, il 24 giugno. Poco prima della morte vuole tutti i figli attorno a sé, e alla moglie dice: “Per questo motivo valeva la pena di vivere, non per diventare qualcuno, fare carriera e soldi”. L’esperienza dei coniugi porta alla nascita dell’associazione “Alle querce di Mamre”.
«E’ con immensa gioia che nella tarda mattinata di oggi ho ricevuto la notizia ufficiale dell’autorizzazione del Santo Padre Francesco alla Promulgazione del Decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Vittorio Trancanelli, da parte della Congregazione delle Cause dei Santi nella persona del cardinale Angelo Amato, Prefetto della stessa. Come Pastore di questa Archidiocesi ero in attesa dell’ufficializzazione della notizia, seguente il parere affermativo della Plenaria dei Cardinali e dei vescovi tenutasi presso la Congregazione delle Cause dei Santi lo scorso 21 febbraio. Da oggi il Servo di Dio Vittorio Trancanelli assurge agli altari con l’appellativo di Venerabile. A memoria storico-archivistica, la nostra Archidiocesi non ha avuto altri candidati». Così il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, mettendo in risalto che Vittorio Trancanelli (1944-1998) da laico, padre di famiglia e medico chirurgo «ha testimoniato la sua fede in Cristo in sala operatoria e nel sociale accogliendo in casa i più piccoli, spesso malati e in gravi difficoltà».
«La celerità che Dio ha permesso al fine di giungere alla venerabilità – prosegue il cardinale Bassetti –, è passata per la volontà del Santo Padre Francesco il quale, a seguito dei due Sinodi sulla Famiglia, ha chiesto espressamente alla Congregazione delle Cause dei Santi di esaminare in via preferenziale cause riguardanti Servi o Serve di Dio laici, padri/madri di famiglia che avessero brillato particolarmente nelle virtù cristiane e questo è il caso del “nostro Vittorio”». «Sarà mia cura – conclude il porporato –, dare lettura ufficiale del Decreto della Congregazione delle Cause dei Santi durante l’Eucaristia di ringraziamento al Signore che verrà celebrata domenica 26 marzo (ore 18) in cattedrale, per questa grande Grazia concessa a tutta l’Archidiocesi perugino-pievese».
Da questo momento, comunica la Curia perugina, sarà attentamente vagliata da parte della Postulazione della Causa, nella persona del dott. Enrico Graziano Giovanni Solinas, ogni grazia che possa avere i connotati del miracolo, onde poi poter pervenire, una volta accertato, alla beatificazione del Venerabile Trancanelli. Su questo «testimone di santità» nella professione e nella vita quotidiana, la Chiesa diocesana ha avviato, nel 2006, la causa di canonizzazione, che sta procedendo celermente, e il cardinale Bassetti lo ha menzionato lo scorso 29 gennaio, in una gremita cattedrale di San Lorenzo, in occasione della solennità del santo patrono della città e dell’Archidiocesi. «La memoria di san Costanzo e dei tanti testimoni della nostra Chiesa, non da ultimo il Servo di Dio Vittorio Trancanelli, che tra breve sarà proclamato dal Santo Padre Venerabile – ha sottolineato il porporato –, è per la nostra Chiesa un grande dono ed una grazia che ci carica tutti di responsabilità».
In non poche occasioni locali e nazionali dedicate a riflessioni-testimonianze su figure di santità del nostro tempo viene menzionata quella di Vittorio Trancanelli. A parlarne è anche la moglie, Rosalia Sabatini, ripercorrendo la storia del marito, ammalatosi gravemente nel 1976 un mese prima della nascita di Diego, il loro unico figlio naturale. Malattia e lavoro non impedirono ai coniugi Trancanelli di accogliere nella loro casa come figli altri sette ragazzi, alcuni dei quali disabili. Nel 1998 Vittorio si ammalò nuovamente e dopo tre mesi morì, il 24 giugno. «Poco prima della morte – racconta la signora Rosalia – Vittorio volle tutti i figli attorno a sé dicendo: “Per questo motivo valeva la pena di vivere, non per diventare qualcuno, fare carriera e soldi”».
L’esperienza di Vittorio e Rosalia Trancanelli portò alla nascita dell’associazione “Alle Querce di Mamre” (tutt’ora operativa), una delle opere segno diocesane di carità, con sede a Cenerente di Perugia. Per conoscere e approfondire la figura del Venerabile Vittorio Trancanelli è stato realizzato anche un sito Internet: www.vittoriotrancanelli.it e pubblicati due volumi. Il primo, a cura di mons. Elio Bromuri, dal titolo: Vittorio Trancanelli “un santo laico testimone di Cristo in sala operatoria e nella vita” (Edizioni La Voce, 2005, 2007, 2017), contiene diverse testimonianze di persone che conobbero il Venerabile. Il secondo volume, a cura del postulatore Enrico Graziano Giovanni Solinas, dal titolo: Servo di Dio Vittorio Trancanelli “L’amore di Dio in sala operatoria e nella vita” (Editore Velar LDC, 2013), contiene la biografia dettata dalla moglie del Venerabile al postulatore.