Incendio di bosco a Spoleto, indagini in corso

Sono 2 le persone denunciate dai carabinieri forestali nell’ambito delle indagini sulle cause di un vasto incendio – che si presume divampato in seguito all’utilizzo di un mezzo agricolo – in atto dal pomeriggio di ieri in un’area collinare di circa 30-40 ettari nel comune di Spoleto, dalla via Bazzanese (strada provinciale 459) fino alla località di Poreta.

I due avrebbero svolto nella zona lavori di trebbiatura di un campo di farro. Dalla macchina operatrice, che è stata sequestrata, si ipotizza siano partite delle scintille facendo innescare l’incendio su campi incolti e oliveti fino ad interessare l’area boschiva.

L’incendio è ancora attivo e sul posto stanno operando numerosi uomini a terra anche con l’aiuto di un canadair, che preleva acqua dal lago di Piediluco, e di un elicottero Erickson che può prelevare acqua da un laghetto di irrigazione della zona.
Ad incendio spento, seguiranno indagini più approfondite sulle cause e la perimetrazione dell’area interessata.
I carabinieri forestali ricordano che il ruolo dei cittadini è determinante a ridurre i rischi e mettere in pratica tutte le attenzioni necessarie per evitare i principi di incendi. Altra causa frequente di innesco di un incendio boschivo è la bruciatura dei residui vegetali messa in atto nei periodi di divieto e in presenza di condizioni particolarmente favorevoli allo sviluppo, tipo siccità e presenza di vento. L’attenzione deve essere massima – spiegano – anche perché il reato di incendio boschivo colposo prevede la pena della reclusione da uno a cinque anni che verrà aumentata dall’autorità giudiziaria in caso di danni gravi e persistenti all’ambiente e nel caso l’incendio si sviluppi in aree protette. Ai responsabili degli incendi verranno inoltre contestati i costi dello spegnimento dell’incendio da loro cagionati sia con i mezzi a terra dei vigili del fuoco e delle squadre dell’Agenzia forestale regionale e sia dei mezzi aerei della Protezione civile.