“Mi hanno accoltellato, chiama un’ambulanza”: il racconto della donna sull’omicidio di Spoleto

E’ morto per una coltellata ricevuta in pieno petto il 28enne ucciso a Spoleto. Con il passare delle ore emergono alcuni particolari sull’omicidio della notte appena passata. Il presunto responsabile del delitto, un quarantaduenne di origini albanesi, e la vittima, il 28enne italiano residente a Spoleto, erano già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti e, anche se gli inquirenti non si pronunciano, è probabile che la discussione tra i due possa essere legata a questo ambito. La vittima sarebbe stata colpita al torace con un coltello da cucina. Il giovane è stato inizialmente  soccorso da un passante e poi trasportato all’ospedale dai sanitari del 118, dove poi è deceduto. “Ho visto un ragazzo che si aggrappava alla recinzione di casa e mi ha detto ‘signora aiutami, chiama un’ambulanza. Mi hanno accoltellato”, ha raccontato Maria Rita, la donna che abita nella casa nei pressi della quale è avvenuto il ferimento mortale.  “Ero in cucina a caricare la lavastoviglie con la finestra spalancata”, ha aggiunto all’Ansa. La donna ha spiegato di essere subito uscita di casa con un familiare e di aver cercato di aiutare il giovane in attesa del 118. “Lo hanno portato via e nel frattempo sono arrivati anche i carabinieri”, ha spiegato. Gli accertamenti sono stati affidati  ai carabinieri della sezione investigazioni scientifiche del reparto operativo di Perugia. Il coltello presumibilmente utilizzato per colpire la vittima è stato sottoposto a sequestro