Norcia, dramma davanti al pub: 5 anni e 4 mesi per Cristian Salvatori. Uccise con un pugno un coetaneo.
I giudici della Corte di Appello di Perugia hanno confermato la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Spoleto nei confronti di Cristian Salvatori, giovane nursino, accusato di aver ucciso con un pugno un suo coetaneo, Emanuele Tiberi di 32 anni. Salvatori è stato riconosciuto responsabile del delitto di omicidio preterintenzionale. La vicenda risale a luglio di due anni fa quando Emanuele Tiberi venne colpito al volto davanti ad un pub di Norcia. Il tutto si consumò intorno alle 5 del mattino davanti al locale “Vineria”: prima un diverbio, poi l’aggressione con Salvatori che rifilò un pugno in faccia ad Emanuele che cadendo a terra e battendo la testa perse i sensi. Quando fu trasportato all’Ospedale Santa Maria di Terni era già in coma con una terribile emorragia cerebrale. Emanuele era ritornato da poco a Norcia, dopo aver vissuto alcuni anni a Londra dove lavorava. Poi – anche alla luce dei danni provocati dal terremoto del 2016 – decise di tornare a Norcia per aiutare la famiglia , titolare di una bella azienda agricola. In quella circostanza l’amministrazione comunale proclamò il lutto cittadino e tutta la comunità partecipò con grande dolore ai funerali del giovane. Ora , dopo la sentenza del Tribunale di Spoleto, arriva la conferma della Corte di Appello di Perugia : 5 anni e 4 mesi di reclusione per Cristian Salvatori. Ad assistere alla lettura della sentenza da parte del giudice-presidente Massei c’erano anche i genitori di Emanuele, assistiti dagli avvocati Francesco Falcinelli e Diego Ruggeri. Cristian Salvatori, invece, era difeso dagli avvocati David Brunelli e Francesco Ciri.