Nuovi episodi violenti nel carcere di Spoleto: incendi ed aggressioni

Nuovi episodi violenti si sono verificati nell’ultima settimana all’interno del carcere di Spoleto. A denunciare la vicenda Fabrizio Bonino, segretario per l’Umbria del Sindacato autonomo polizia penitenziaria. Viene riferito che “due agenti sono stati aggrediti da un detenuto di origine tunisina”. Uno ha appiccato il fuoco e gli agenti sono intervenuti prontamente, mentre altri detenuti hanno tentato una rivolta brandendo le gambe di un tavolo e dopo aver spaccato delle finestre hanno minacciato di morte due poliziotti. Ed ancora, in una sola mattinata, nella sezione infermeria un detenuto ha appiccato il fuoco a due materassi nel corridoio per creare panico e disordini, un altro ha tentato di togliere le chiavi all’agente per poter aprire la stanza e picchiare un altro recluso ed, infine, nella sezione media sicurezza c’è stata una violenta rissa tra detenuti con due di loro finiti in ospedale con varie ferite da taglio, tumefazioni ed uno con un braccio rotto. ” Nell’ultima settimana la situazione all’interno delle sezioni media sicurezza è precipitata ogni giorno sempre di più con eventi critici” dei quali si sono resi protagonisti “reclusi trasferiti a Spoleto per rivolte, incendi, aggressioni poste in essere in altri istituti”. Per il Sappe, “il carcere di Spoleto non ha più posti per detenuti di media sicurezza e nonostante le continue segnalazioni e rimostranze agli organi competenti, il Provveditorato di Firenze continua ad inviare detenuti per ordine e sicurezza tanto da essere arrivati a 108 presenze a fronte di 50 posti letto regolamentari”. Tale sovraffollamento, spiega il sindaco autonomo della polizia penitenziaria, “palesemente illegale ed una concentrazione così massiva di soggetti facinorosi, oltre che comportare il risarcimento economico dello Stato con l’accoglimento dei ricorsi inoltrati dai detenuti al magistrato di sorveglianza, sta provocando al personale pericolo per la propria incolumità e stress continuo”.