Spoleto, a distanza di 48 ore perdono la vita i fratelli Francesco e Carlo Ciri colpiti dal Covid.

Se ne sono andati insieme, a distanza di due giorni. Si sono spenti dopo aver lottato contro il virus, hanno provato a resistere ma alla fine non c’è stato nulla da fare. Spoleto, Campello e tutto il territorio piangono la morte dei due fratelli Ciri, Francesco e Carlo Alberto, rispettivamente 89 e 82 anni. E’ stato il coronavirus a portare via i due imprenditori, titolari di una delle aziende più importanti dell’Umbria.  Francesco è morto martedì, Carlo Alberto ieri. Due persone apprezzate e stimate da tutti, due imprenditori che hanno fatto la storia di questa parte dell’Umbria. Non solo imprenditori agricoli ma uomini intelligenti, capaci e attenti ai cambiamenti. Pochi gli elementi conservativi, molti quelli innovativi. Malgrado l’età erano curiosi di guardare avanti mai indietro, coltivavano l’ambizione di anticipare gli eventi. Impegnati nell’associazionismo avevano aderito a Confagricoltura, coltivavano tabacco ma erano pronti ad abbracciare produzioni di qualità, fino ad aderire al riconoscimento di marchi di qualità (Igp, Dop). Amavano il territorio, partecipavano alle iniziative e difendevano le risorse del territorio.  Francesco lascia due figli Manuela e Fabio, Carlo Alberto  lascia Anna. Una perdita non solo per Spoleto ma per tutta l’Umbria.