Spoleto, chiude il caffè letterario di palazzo Mauri. La città si mobilita per scongiurarla.
Domani il “Caffè letterario” di palazzo Mauri chiude e a Spoleto scatta la protesta. Il bar, gestito dal 2015 dalla cooperativa sociale “Tutta Scena “, chiuderà definitivamente i battenti. Così numerosi cittadini hanno sottoscritto una lettera inviata al Sindaco De Augustinis per scongiurarla. Una vera e propria petizione per mantenere aperta la struttura malgrado il terremoto del 2016, che ha penalizzato l’attività all’interno del prestigioso palazzo Mauri. Il caffè letteriario era diventato un valido punto di ritrovo per tanti spoletini del centro storico. La lettera inviata al primo cittadino ricorda poi che tra i lavoratori c’ è anche ” un ragazzo disabile che , grazie ad un contratto regolare di lavoro,ha acquisito giorno dopo giorni la professionalità del barista traendone grande soddisfazione “. Ma c ‘è un altro rischio: la biblioteca, privata del “caffè letterario ” e di quello che rappresenta, possa andare incontro ad un calo di visitatori. Tra l’altro era diventato anche un luogo dove le persone avevano la possibilità di gustare un caffè, un tè o assaggiare qualche pasticcino leggendo un buon libro o sfogliando una rivista. In ogni comunità che si rispetti non dovrebbe mancare un caffè letterario. Un caffè letterario può coinvolgere generazioni diverse e le fa stare insieme. E, soprattutto in una città come Spoleto, il caffè letterario rappresentava un luogo giusto dove scambiarsi esperienze, commenti e idee. Ora si spera che il Sindaco Umberto De Augustinis riesca a trovare una soluzione per evitare una chiusura che rappresenterebbe una sconfitta per l’intera città.