Spoleto, la coreografa Nocera Belaza alla Rocca Albornoz
PERUGIA – Dopo il Panthéon di Parigi, nell’ambito della rassegna “Monuments en Mouvements”, venerdì 4 e sabato 5 ottobre 2019 la coreografa Nacera Belaza arriva alla Rocca Albornoziana di Spoleto in uno dei siti più emblematici della città umbra con uno spettacolo ed una conferenza. L’evento è in collaborazione con Ambasciata Francese – Institut français a Roma e Francia in Scena, Teatro Stabile dell’Umbria, Museo Nazionale del Ducato-Rocca Albornoziana di Spoleto e inserito nella programmazione degli eventi del Comune di Spoleto.
Venerdì 4 ottobre 2019 alle ore 19 a Spoleto, Rocca Albornoz, Salone “Antonini”, va in scena “Le Cri” (L’Urlo), lavoro coreografico creato nell’ambito delle “Rencontres Chorégraphiques Internationales de Seine-Saint-Denis” 2008 Prix de la Révélation chorégraphique de l’année 2008. “Le Cri” è stato presentato nell’ambito del festival “Monuments en Mouvements”, rassegna dei Monuments Nationaux francesi.
Coreografia: Nacera Belaza / Interpretazione : Dalila Belaza, Nacera Belaza / Creazione video e colonna sonora : Nacera Belaza (Montaggio musicale : Vari autori tra cui Maria Callas, Amy Winehouse …) / Suono e Luci : Christophe Renaud / Montaggio video: Corinne Dardé / Produzione : Compagnie Nacera Belaza
Durata: 45 minuti.
A seguire aperitivo.
“L’Urlo (il Grido) è quando l’ancora non cede. È un’idea semplice, vitale e senza fine” , Nacera Belaza.
Sabato 5 Ottobre: dalle ore 10 alle 11.30
Incontro-Conferenza con Nacera Belaza: l’Arte per la valorizzazione del Patrimonio, per un Patrimonio in Movimento.
La Danza nei Monumenti, la Danza e l’Architettura, la Danza e la Storia, la Danza e la Terra. L’importanza dell’Arte per la valorizzazione del Patrimonio, per un Patrimonio in Movimento.
Collaboratrice dei “Monuments Nationaux Français” (Monumenti Nazionali Francesi), la coreografa presenterà il suo lavoro di danza in Situ nei siti patrimoniali più emblematici anche al livello internazionale. Inoltre, Nacera Belaza ha vissuto un terremoto ad Algeri. Fortunatamente senza nessuna conseguenza, ma quel giorno, in cui “si trovava li” quasi per caso, ha dato una svolta radicale alla sua danza e alla sua vita.
Prêt de studio : Centre national de la danse – Pantin, EMA (Ecoles Municipales Artistiques de Vitry-sur-Seine), Cité internationale des arts. Avec le soutien de : DRAC Ile-de-France, Région Ile-de-France, Conseil général de la Seine-Saint-Denis, Association Beaumarchais et de Culturesfrance / Ministère des affaires étrangères, Onda (diffusion).
La Compagnia Nacera Belaza è una delle compagnie più innovative nel panorama internazionale della danza contemporanea. Danza che certe volte è una “non danza”, fatta di studi sul corpo e sul movimento che superano il concetto di coreografia, È il caso sicuramente di “Le Cri”, creazione del 2008 presentata dalla francese Compagnia Nacera Belaza e già vista in mezzo mondo. La coreografa, insieme alla sorella, parte dalle proprie origini islamiche (geograficamente algerine) e ci propone uno spettacolo essenziale e concettuale.
La danza (il movimento!) diventa immagine di libertà e di evasione. Due movimenti circolari, intensi e ripetitivi. Anzi ossessivi. Che ricominciano di volta in volta, sia quando le due danzatrici arrivano fin davanti alla platea, sia quando in un video (e sono addirittura cinque donne), grazie a un effetto digitale, vanno sempre più veloce, sempre più veloce fino a diventare figure informi. Movimenti circolari che si ripetono, così uguali eppure dalle sfaccettature così diverse, sulla musica, tra gli altri, di Maria Callas e Amy Winehouse, sacro e profano.
Una ricerca rigorosa e affascinante. Il risultato è un percorso coerente che parte dal buio della sala e del corpo, fino ad arrivare all’estasi cinetica, alla deflagrazione. Girotondo come fuga, gesto di libertà. Girotondo come antico rito religioso proiettato nel terzo millennio. Provocazione anche, forse.
Nata in Algeria, Nacera Belaza ha vissuto in Francia dall’età di cinque anni. Dopo aver conseguito gli studi in lettere moderne presso l’università di Reims, nel 1989 ha creato una propria compagnia di danza. Nel Gennaio del 2015 è stata nominata “Chevalier des Arts et des Lettres” (cavaliere dell’ordine delle Arti e della Letteratura) dal ministero della cultura francese. Entra a far parte del mondo della danza come interprete autodidatta, e sviluppa un tipo di coreografia che dà origine, in un progresso interiore, a una vera consapevolezza del corpo, di spazio e di vuoto dentro sé stessa. La ripetizione del gesto, la sua infinita lentezza, il dilatarsi del tempo. La Compagnia Nacera Belaza presenta regolarmente i propri lavori in Europa, Africa, Asia e Nord America. Attualmente, grazie alle attività della sua compagnia in Francia, ha fondato una cooperativa artistica in Algeria. La coreografa franco-algerina, di cultura musulmana, cerca da sempre con la sua compagnia nuovi modi per conciliare la fede con l’arte del movimento, scavando pazientemente il proprio cammino nell’universo della danza contemporanea. Un processo iniziato oltre 15 anni fa con A ciascuno la sua chimera fino a giungere, in piena maturità, a quest’ultimo lavoro nato nel 2008 e presentato con successo nel 2009 a Gerusalemme, Zurigo, Berlino, Il Cairo, al festival di Avignone e in programma al Danspace Project di New York.
La compagnia è sostenuta dal Dipartimento regionale per gli affari culturali dell’Ile-de-France – Ministero della Cultura e della Comunicazione nell’ambito del programma delle Compagnie e gruppi nazionali e internazionali (CERNI) e la regione Ile-de-France di cui sotto permanenza artistica e culturale. È supportato da ONDA e ARCADI per la sua trasmissione sul territorio francese e dall’Istituto francese per la sua diffusione all’estero.
Nacera Belaza nelle sue creazioni non smette mai di mettere in questione “il gesto della danza”, e di nutrire il suo lavoro attraverso il contributo sostanziale della sua duplice appartenenza culturale, quella francese e quella algerina. “Cerco il movimento stesso, un movimento incontrollato e non vincolato, un movimento libero e aperto. Per avere un corpo neutrale e disponibile, per ascoltare lo spazio attorno ad esso. Per sentire lo spazio, prenderlo in consegna e investirlo”.
Nello spettacolo minimalista ed espressivo di Nacera Belaza convivono magicamente l’ascesi e il piacere, lo spiritualismo e una discreta forma di sensualità, lungo il dipanarsi di un grido interiore di libertà.
A prima vista, l’incontro della danza con un luogo storico può sembrare inaspettato. Come accogliere del movimento, arte viva ed effimera in un monumento storico che ha a vedere con lo spazio sacro e immutabile? Eppure, l’architettura e la danza hanno una natura comune, quella di modellare lo spazio e regolare i flussi. Entrambi occupano un posto, schierato o ritirato nello spazio e ci danno a vedere una temporalità propria attraverso le nozioni di traccia, memoria e di trasmissione.
*Si ricorda che, in occasione dello spettacolo “Le Cri (L’Urlo)” di venerdì 4 ottobre 2019, verrà garantito il servizio di accesso tramite gli ascensori della mobilità alternativa fino alle ore 21.30 (il servizio nel tratto delle scale mobili Ponzianina P2 è attivo fino alle ore 20.00). Sono consigliati il parcheggio e i percorsi meccanizzati P3 Posterna / Stazione Piazza Campello – uscita Rocca Albornoz-Museo Nazionale del Ducato – Spoleto, aperti fino alle ore 01.00 (ven/sab/prefestivi).