Spoleto, la disperazione dei familiari di pazienti psichiatrici: senza riabilitazione e rette a carico

Sarebbero passati quasi sei mesi da quando il direttore regionale della sanità, Massimo D’Angelo, si assunse l’impegno di dare una risposta in tempi brevi alla presidente dell’associazione spoletina “Le vie dei Canti”, Mara Mazzelli,  sui tagli alla riabilitazione psichiatrica e sull’aumento delle rette per i familiari dei pazienti. Sei mesi dove nulla è successo, con la donna ancora in attesa di essere chiamata. Nel frattempo , il servizio di riabilitazione si è quasi azzerato e le strutture “sono ridotte all’osso”. Così denuncia Mara Mazzelli, oggi, in un articolo sul quotidiano “Il Messaggero”. Ma non solo il servizio si è impoverito, i familiari dei pazienti sono costretti a mettere mano al portafoglio. Infatti, i pazienti psichiatrici che percepiscono circa 700 euro al mese dovranno pagare più di mille euro di retta al mese se vorranno continuare a restare nei gruppi appartamento. Sono proprio le famiglie dei pazienti di Spoleto, Foligno e la Valnerina a denunciare ancora una volta la drammatica situazione. Denunce che per ora restano senza risultato. Malgrado le promesse fatte.