Bisoli: “Buon Perugia ma serve più cattiveria sotto rete”
Altro match al Curi e altra vittoria per il Perugia. Questa volta con un po’ più di fatica del previsto ma era prevedibile visti gli sforzi dei giorni precedenti e le numerose assenze. Pierpaolo Bisoli è soddisfatto soprattutto della voglia di fare risultato dei suoi giocatori che nel corso dei 90′ non è certamente mancata: “Quando una squadra vuole raggiungere uno scopo è facile trasmettere un determinato tipo di mentalità, in caso contrario ovviamente no”. La copertina iniziale è per il giovane Jean Drolè, al debutto in prima squadra dal 1′ dopo il tesseramento avvenuto poche ore fa: “Ha fatto una discreta prima mezzora – ha detto il tecnico – poi si è fatto condizionare dalle luci della ribalta. Sono ragazzi che vanno aspettati, coccolati nei momenti difficili e bastonati quando sono eccitati”. Buona la prestazione della squadra: “A parte un paio di sbavature la fase difensiva è andata bene. Dobbiamo essere più cattivi sotto rete specie nelle seconde palle, perchè quattro occasioni in un tempo non sono poche. Dobbiamo inoltre migliorare il fraseggio da dietro; quando giochiamo a quattro ci riesce meglio mentre a tre meni bene “. Tra i migliori in campo c’è Zima, autore di almeno tre interventi decisivi: “È stato bravo il direttore a prenderlo, ha già fatto un campionsto importante”. Contro il Teramo si è visto un centrocampo inedito: “Filipe ha sempre giocato davanti la difesa e non mi sembra di averlo snaturato, Lanzafame ha già fatto la mezzala mentre Taddei, insieme a Filipe, ha faticato maggiormente per la grande intensità di questi giorni. Ma la condizione è complessivamente buona, specie nel reparto difensivo dopo quel secondo tempo a Milano”. Sulle assenze Bisoli spiega dettagliatamente: “Se era una partita normale avrebbero giocato tutti, ma non volevo rischiare un giocatore esuberante come Del Prete visti i problemini della passata stagione. Alhassan aveva un fastidio al ginocchio dovuto anche ad un richiamo di preparazione mentre per Belmonte e Parigini ci vuole ancora pazienza. Per il primo spero di fargli intensificare il lavoro con la palla e i contrasti, facendogli fare da lunedì il 50% del lavoro con i compagni. Per quanto riguarda Parigini dobbiamo aspettare che il piede non gli faccia più male perchè il pallone si tocca proprio con quella parte lì”. Infine, su una possibile amichevole al posto di quella dell’Arezzo saltata per motivi di ordine pubblico il tecnico è lapidario: “Se si trova l’avversario bene, sennò giocheremo tra di noi”. Menzione speciale merita ovviamente il collega del Teramo, Vincenzo Vivarini, che ha avuto il merito di presentare una squadra veramente molto agguerrita, capace di meritarsi gli applausi di tutto il pubblico presente: “Sono contentissimo della risposta che abbiamo dato sul campo, facendo delle prestazioni che soddisfano i tifosi. Abbiamo dato prova di essere una squadra con valori e qualità importante. Ringrazio veramente la gente di Perugia, che ha dimostrato veramente di capire di calcio. A fine primo tempo garantisco che piangevano tutti, in molti rischiano di trovarsi in mezzo alla strada per colpe non loro. È una situazione veramente che non auguro a nessuno. Devo stare vicino a questi ragazzi perchè alcuni sono molto sensibili. Abbiamo lottato e solo noi sappiamo quanto abbiamo faticato per compiere un’impresa del genere, con tutta Teramo che ci ha aspettato in piazza. Il fatto che tutto sia stato azzerato da situazioni che non c’entrano nulla con il calcio dà tremendamente fastidio”. Onore in definitiva al Teramo e al suo allenatore