Ciclismo, grande impresa di Luca Panichi sul Terminillo
Luca Panichi, lo sfortunato ciclista costretto su una sedia a rotelle da un incidente, dopo aver percorso gli ultimi 5 km della Tirreno Adriatico in condizioni meteo non proprio edificanti (tirava una bufera di neve), ha continuato a stupire. Domenica scorsa, in occasione della Terminillo Marathon, Panichi si è cimentato negli ultimi 10 km in prossimità del secondo tornante, punto in cui le pendenze iniziano a rendersi importanti. 3h 55’ il tempo totale di percorrenza ad una media di 2,5 km/orari, la stessa che l’atleta realizzò nella scalata alla Tirreno adriatico, per una pendenza media totale del 7% ed una max del 12%. Una prestazione importante quindi quella dell’ex scalatore considerando che la distanza, rispetto alla precedente esibizione, è raddoppiata e dal punto di vista meteo le condizioni non si sono rivelate a lui ideali, con un sole che ha battuto su tutto il percorso. Poi, verso la parte finale, la comparsa delle nubi gli hanno facilitato il compito, permettendogli di portare a termine l’impresa senza ulteriori affanni. Grande l’entusiasmo nei confronti di Luca da parte dei corridori partecipanti, con i suoi fratelli che lo hanno assistito nel migliore dei modi, ma ancor più emozionante il suo arrivo al traguardo, con il ciclista che ha portato la bandiera Bicicuorediabete onlus, volta a promuovere i valori dello sport, della vita e della solidarietà fra le persone. Luca ha quindi potuto colmare, con questa apparizione, l’assenza alla scalata del Passo Giau all’ultimo Giro d’Italia in fatto di adrenalina ed energia ed ha affrontato l’ascesa al Terminillo con una determinazione conseguentemente doppia. Con un messaggio ben preciso: quando si è protagonisti della propria vita e delle proprie passioni, non ci sono limiti od ostacoli così importanti e decisivi da impedire ogni gesto per percorrerli e perseguirli con gioia e gratificazione.