Eccellenza, per il Ventinella il sogno serie D parte dalle Marche
Il presidente Lanari nel post partita di Foligno era stato perentorio: “Accontentiamoci di quello che abbiamo fatto fino ad ora”, vale a dire la conquista della Coppa Italia di Eccellenza e la permanenza più che probabile nella categoria. Ma i ragazzi del Ventinella, sotto sotto, stanno covando la speranza di regalare al patron qualcosa di più, quanto meno provarci. Ed ecco che da oggi si può iniziare a pensare alla fase nazionale della coppa, che, se vinta, può regalare il pass per la serie D senza vincere il campionato. Questo pomeriggio è uscito il primo avversario dei biancocelesti e sarà una compagine marchigiana: il Fabriano Cerreto, allenata da mister Nicola Spuri Forotti, società nata dalla fusione Fabriano e Cerreto D’Esi, con quest’ultima cittadina principale finanziatrice del club. Il Fabriano Cerreto sarà sicuramente una brutta gatta da pelare per l’undici di Farsi, visto che pratica un gioco principalmente difensivo (4-4-2 o 4-2-3-1 gli schemi prevalenti), prende pochi gol e fa della solidità il suo punto forte. Proprio poche ore fa la squadra di Spuri Forotti ha conquistato il titolo regionale, battendo la Civitanovese con il minimo scarto grazie ad un gol di Lapi a 20′ dal termine, mettendo in campo le caratteristiche sopra descritte e dando una delusione al tecnico Marco Schenardi, uno che qui in Umbria conoscono bene per aver militato da calciatore in Ternana e Narnese (squadra in cui ha chiuso la carriera) ed aver allenato varie squadre del comprensorio. Ma, oltre a Ciccio, in campo oggi c’erano altre vecchie conoscenze del calcio umbro che vivranno questa sfida quasi come un derby: Francioni, l’anno scorso capocannoniere dell’Eccellenza marchigiana, Bellucci, ex Francioni; in difesa invece spicca la presenza di Bainega, ex Città di Castello, e poi c’è anche l’esterno mancino Severini, ex Gubbio. Il centrocampo annovera gente come Iacoponi e Bartoli, ma chi fa veramente la differenza è il portiere Spitoni, ex professionista, una vera saracinesca. Regnicoli e compagni potrebbero dover sudare le proverbiali sette camice per venirne a capo, ma nel calcio tutto è possibile…