Foligno, Arcipreti si presenta: “Vogliamo portare in alto questa squadra”
Dopo la brevissima quanto sfortunata parentesi di Spoleto, conclusasi con le premature dimissioni, Alvaro Arcipreti è pronto a ripartire, questa volta in una piazza molto prestigiosa. La soddisfazione è tanta e non può essere altrimenti: “Qui a Foligno feci solo una fugace apparizione tanti anni fa. Da qualche stagione sono accostato alla società e questo mi riempie d’orgoglio. Ringrazio Damaschi e tutti gli altri soci”. Il dirigente di Umbertide è convinto della bontà del progetto: “Il Foligno – prosegue Arcipreti – è tra le prime piazze dell’Umbria e merita di riappropriarsi delle categorie che merita”. Il giudizio sull’attuale organico non può che essere positivo: “La squadra la conosco bene e mi ha fatto una duplice impressione: con il Montemurlo davvero molto bene, ma il gol preso al 90’ è stato una bella botta a livello mentale. Obbiettivi? Sono condannato a vincere ogni anno, ma dico che ci siano ampissime possibilità per fare bene: la società sta facendo di tutto e i 250 abbonati, tanti di questi tempi, lo dimostrano. Dobbiamo pensare partita per partita, consapevoli della nostra forza”. Sul mercato nessuno stravolgimento nonostante l’avvio zoppicante, tranne un innesto: “Si tratta di Bartolini (già a Perugia con Battistini) e ha delle qualità temperamentali che servono a questa squadra. Era libero e ne abbiamo approfittato. Per il resto non cambieremo malgrado non siamo partiti bene”. Chiusura con un’importante analogia, quella con il Perugia edizione 2010(11 che riconquistò il professionismo al termine di una cavalcata esaltante: “Con Damaschi, Gervasi e Battistini abbiamo vinto due campionati a Perugia e con il mister sono stato anche a Sansepolcro conquistato un bellissimo secondo posto: con lui siamo un tutt’uno e vorremmo ripercorrere quanto fatto in precedenza”. Parole molto importanti quelle di Arcipreti, che rappresenta un’assoluta garanzia almeno a livello dilettantistico. La dirigenza biancoazzurra non si è fatta sfuggire l’occasione di accaparrarselo e di rinforzare una struttura societaria già di primo livello. Come dice il dg Pandalone “meno parole e più fatti, per portare questa squadra più in alto possibile”. Più chiaro di così…