Gubbio, regna l’incertezza. E Radi va ad Ancona

L’ottimismo professato da Giuseppe Magi è naufragato. Alessandro Radi ha scelto l’Ancona, squadra allenata da Giovanni Cornacchini e dal suo vice Renzo Tasso, eugubino doc. L’operazione è stata da poco perfezionata dal ds Domenico Sfrappa, umbro purosangue. Il Gubbio, che ha fatto una corte spietata nei giorni scorsi al difensore con il vizio del gol sui calci da fermo, deve quindi cedere il passo alla formazione dorica, che disputerà il secondo campionato di Lega Pro consecutivo dopo la vittoria della D di due anni fa. L’ultima stagione Radi (a Gubbio per due anni dal 2012 al 2014) l’ha giocata a Barletta e dopo il fallimento della stessa società pugliese il difensore aveva espresso il desiderio di riavvicinarsi a casa, lui che è di Pesaro così come quello che avrebbe voluto (e forse dovuto) essere il suo allenatore. Si era parlato di un suo approdo alla neopromossa Rimini, poi si è fatto sotto proprio il Gubbio, con cui sembrava fatta, ma invece niente da fare. L’incertezza che attanaglia il club rossoblù sta evidentemente facendo più danni del previsto. E questo non facilita di certo il lavoro del tecnico, costretto a lavorare su una base che, a seconda di come finiranno i processi del Calcioscommesse iniziati stamani, potrebbe essere di punto in bianco rivoluzionata. Notizie dalla FIGC: la oramai celeberrima tassa da versare a fondo perduto da allegare alla domanda di ripescaggio è stata abolita e basterà solo la fidejussione da 400 mila euro per renderla ufficialmente esecutiva. Meglio tardi che mai (il termine scade il 24 agosto) ma fanno discutere, come in molte altre questioni, i tempi di attuazione. Difficile che il Gubbio ci ripensi, visto che ha da tempo deciso di puntare tutto sulla riammissione, sperando di un dover recitare il famoso detto “oltre il danno anche la beffa”. Per finire, tornando al calcio giocato, dopo il test con il Cantiano domani ce ne sarà un altro, quello con la Nestor di Roscini. Calcio di inizio alle ore 17 al Barbetti

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