Il Perugia mostra progressi e inchioda sullo 0-0 la Spal al Curi

È ancora un Perugia sperimentale quello che stasera è chiamato ad affrontare il vernissage del Curi contro la Spal. Davanti a pochi intimi (il nubifragio del pomeriggio e il brusco abbassamento delle temperature devono evidentemente aver consigliato al grande pubblico di rimanere a casa) e sotto lo sguardo attento dei due prossimi acquisti Ngawa e Falasco, presenti in tribuna, ha mostrato dei progressi soprattutto sul piano della tenuta fisica e del modo di stare in campo, riuscendo ad imporre il pari a reti inviolate alla squadra di Semplici, che disputerà il secondo campionato consecutivo di  A. Risultato che fa morale ad un Grifone ancora in costruzione, ma che poteva anche essere diverso se l’attacco, decisamente più mobile rispetto al Novara, avesse concretizzato le occasioni avute. Da segnalare anche il debutto del giocane romeno ex Arsenal Dragomir: il ragazzo ha dimostrato buoni numeri e la sua tecnica, unita alla versatilità, può tornare utile.

Le scelte di Nesta Il tecnico del Perugia, che ieri ha incassato a mezzo stampa la fiducia della società, cerca, come del resto era nelle previsioni, fa marcia indietro ripiegando sul 3-5-2. Leali è il portiere, mentre il trio di difesa è composto da Belmonte, Sgarbi e Felicioli. A centrocampo largo a Mazzocchi, Moscati, Bianco, Terrani (per lui ancora un impiego da mezzala in cui non sfigura) e Kouan. Infine Vido, per la prima volta titolare e Bianchimano di punta, con Melchiorri che resta a riposo. Per quanto riguarda i giocatori con la valigia, oltre alla conferma dal 1′ per Belmonte, panchina per Monaco e tribuna per Buonaiuto; stessa sorte sul fronte opposto per il tecnico della Spal Leonardo Semplici, che lascia a riposo il bomber Sergio Floccari, che però sembra aver rifiutato almeno per ora le avances dei Grifoni. Anche gli estensi, per la cronaca, si schierano con la difesa a tre, marchio di fabbrica della salvezza dello scorso anno nella massima serie.

Un match al piccolo trotto Non poteva che essere così, dato soprattutto il campo pesante. Nella prima frazione si è visto un Perugia volenteroso, che ha provato a spaventare l’avversario, specie su calcio piazzato. Al 5′ una punizione di Moscati dal limite fa gridare al gol, ma la palla colpisce la faccia esterna della rete dopo aver lambito il palo. Gli ospiti rispondono con due conclusioni dallo specchio targate Antenucci e Kurtic nello spazio di un minuto, tra il 9′ e il 10′. La manovra dei biancorossi si fa meno farraginosa e potrebbe trovare sbocco al 42′: Vido, lanciato dalle retrovie, vince un contrasto al limite dell’area con Gomis e cerca di eludere l’intervento di di Vaisanen ma quest’ultimo riesce all’ultimo a recuperare. Il reparto avanzato del Grifo inizia a creare pericoli e nella ripresa Bianchimano manca il colpo del ko in due occasioni, la prima al 48′ con un colpo di testa a botta sicura su centro di Mazzocchi, la seconda, ancor più nitida, al 64′ quando, innescato da Vido, riesce ad avere la meglio nel corpo a corpo col suo marcatore ma conclude malamente tra le braccia di Gomis. La Spal è sempre pronta ad approfittare della minima indecisione avversaria, ma al 49′ Moncini non è cattivo il giusto. Con la girandola di cambi il ritmo cala e il risultato di 0-0 resiste fino alla fine.

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