La Ternana perde ma non sfigura a Palermo. Decide l’ex Rispoli

SECONDO TEMPO – Sconfitta a testa altissima per la Ternana. Decide un gol dopo 2′ di Rispoli ma il risultato, che tiene ben in vetta il Palermo, non ha reso felici i tifosi che hanno fischiato i propri beniamini a fine gara. I siciliani non hanno sfruttato inoltre l’occasione del raddoppio facendosi parare  un rigore al 55′ con Coronado. Al 59′ Tremolada calcia fuori di pochissimo una punizione e questo aumenta il rammarico. Dopo sette pareggi di fila le Fere riassaporano il gusto della sconfitta: la fiducia tuttavia resta immutata.

PRIMO TEMPO – La Ternana va a riposo in svantaggio per 1-0, ma al Barbera, sul campo della capolista, non sfigura, tutt’altro. Colpa di un gol subito dopo soli 2′ dall’ex Rispoli che approfitta di un errore in impostazione e si fa sessanta metri di campo saltando mezza difesa rossoverde prima di realizzare il vantaggio. Le Fere come detto sono rimaste in partita, andando anche vicine al pareggio m cogliendo una traversa con un colpo di testa ad anticipare Posavec. Da segnalare poi un episodio singolare: i due centrali Signorini e Gasparetto si scontrano per colpire di testa e Pochesci è costretto a sostituirli entrambi, che vengono in seguito trasportati in ospedale.

PALERMO (3-4-1-2): Posavec; Cionek, Struna, Bellusci; Rispoli, Gnahorè, Jajalo, Aleesami; Coronado; Trajkovski, La Gumina. (Maniero, Pomini, Accardi, Embalo, Fiordilino, Szyminski, Monachello, Dawidowicz, Murawski). All. Tedino.

TERNANA (4-2-3-1): Plizzari; Valjent, Gasparetto, Signorini, Zanon; Defendi, Paolucci; Tiscione, Tremolada, Carretta; Finotto. (Bleve, Vitiello, Favalli, Angiulli, Varone, Candellone, Albadoro, Ferretti, Bombagi, Bordin, Montalto). All. Pochesci.

ARBITRO: Martinelli di Roma (Borzomì-Cipressa).

Compito sulla carta proibitivo per la Ternana, che si reca a Palermo per sfidare la squadra diretta da Bruno Tedino, allenatore esordiente nella serie cadetta ma già capace di farsi valere. Con il largo 3-0 di Bari i rosanero si sono issati in vetta alla classifica e vogliono logicamente fa di tutto per rimanerci, forti soprattutto della qualità dell’organico che dispongono. Le Fere però, che hanno sette pareggi consecutivi sulle spalle (di cui almeno due che suscitano non pochi rimpianti), vogliono vendere cara la pelle e dare un senso ad una graduatoria asfittica nonostante le buonissime prestazioni mostrate fino ad ora. Sicuramente le emozioni non mancheranno, visto che la squadra rossoverde ha fino a questo momento dato filo da torcere a tutti, Bari escluso.

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