La Ternana lavora pensando a Crotone
Dopo la dolorosa sconfitta interna con la Virtus Entella e le conseguenti dure parole dell’amministratore unico Simone Longarini la Ternana si è allenata questo pomeriggio all’antistadio Taddei, dopo la seduta svolta ieri nonostante si fosse giocato di domenica, per preparare la delicatissima e difficilissima partita di sabato allo stadio Ezio Scida contro il Crotone, una delle squadre che più stanno impressionando in questo avvio di stagione. Non curante delle voci che lo vorrebbero già in discussione, Roberto Breda ha fatto svolgere la seduta con la stessa intensità e dedizione di sempre, nonostante fossero assenti in tre, vale a dire Valjent, convocato dall’under 21 slovacca, Dugandzic, in dubbio per sabato a causa di una distorsione ad una caviglia che dovrà essere valutata, e Coppola. Una situazione non certamente idilliaca, visto che contro i pitagorici mancherà anche capitan Vitale, fermato per un turno dal giudice sportivo. Le prove per fermare i rossoblù tuttavia sono andate avanti lo stesso. Si è iniziato con il 4-3-3, disposto con Janse, Monteleone, Masi e Zanon in difesa, Busellato, Zampa e Grossi a centrocampo, Sagaf (un innesto dalla Primavera) e Furlan esterni e Ceravolo punta centrale. In un secondo momento Avenatti è subentrato a Sagaf come centravanti e Ceravolo si è portato a sinistra. Successivamente, durante la partitella a campo ridotto, il tecnico trevigiano ha voluto provare un modulo fino a questo momento poco utilizzato il 3-5-2, con la difesa formata da Gonzalez, Meccariello e Masi, la linea di centrocampo a cinque con Zanon, Busellato, Zampa, Grossi e Furlan ed infine l’attacco, con Ceravolo sostenuto da Falletti. E’ ancora presto ovviamente per trarre delle indicazioni concrete, ma sono questi, almeno allo stato attuale, i sistemi di gioco che il tecnico potrebbe contrapporre ad una squadra che occupa il secondo posto insieme al Bari e gioca anche un calcio propositivo e redditizio. La Ternana anche in questo caso parte sfavorita, valori tecnici alla mano, ma spesso ha saputo stupire nelle gare in trasferta su campi difficili, ultimo in ordine di tempo quello di Pescara. E questo non va assolutamente dimenticato.