Perugia, Bisoli: “Abbiamo imboccato l’autostrada”
Tanta rabbia al fischio finale per la vittoria sfumata ma nello stesso tempo tanto orgoglio. Il Perugia c’è e lo ha dimostrato per tutti i novanta minuti. La vittoria sarebbe stata automatica se il direttore di gara non si fosse messo di traverso con alcune decisioni che definire discutibili è poco. “Abbiamo schiacciato il Cesena in undici, in dieci e poi in nove, colpito tre pali e due salvataggi sulla linea. Meglio di così non si poteva fare e ringrazio il pubblico che ha capito i nostri sforzi. Diversi episodi ci sono stati contrari e onestamente mi sarei anche stancato; se ci sono anche altri miei colleghi che si lamentano allora lo faccio anche io visto che sono parte di questo sistema”. Anche l’espulsione ha lasciato più di un dubbio: “Mi ero permesso solo di di chiedere spiegazioni per il gol annullato e sono stato cacciato fuori”. Il tecnico comunque è contento per la prestazione: “Abbiamo imboccato l’autostrada e giocato un calcio stupendo. Se riusciamo a continuare così a maggio ci divertiamo”. In formazione c’è stata qualche novità, con l’inserimento di Lanzafame trequartista e Drole in avanti, che ha disputato tutti i 90′: “Lanzafame in fase difensiva ha fatto la mezzala e in fase offensiva il trequartista. Abbiamo provato questa soluzione perchè sapevo che poteva creare dei problemi all’avversario. Drole ha saputo alle 11:15 che avrebbe giocato. Gli ho detto privatamente di andare in campo e farmi vincere la partita”. Chi è subentrato forse non ha inciso quanto si ci aspettasse: “Alhassan è stato bravo, avendo fatto solo due allenamenti. Parigini deve con calma entrare nella mentalità della squadra e sono sicuro che ci riuscirà”. I tifosi del Cesena hanno rivolto un coro al loro ex allenatore durante la gara: “Cesena mi è rimasta nel cuore – ha concluso Bisoli – ma oggi pensavo al Perugia. Quando si parla di calcio non è che sia stato molto fortunato ma sono convinto che piano piano la ruota girerà”. Il collega Massimo Drago elogia lo spirito dei suoi ragazzi, che hanno resistito in nove contro undici: “E’ stato un primo tempo quilibrato poi con due uomini in meno è stata dura. Mi è piaciuto il sacrificio dei giocatori, alcuni dei quali non erano al massimo per via delle tre partite in pochi giorni. Non mi è piaciuta invece la reazione di Cascione dopo l’espulsione, doveva avere più razionalità”. Drago ha infine ripercorso il momento del colloquio con Santopadre, prima che lui scegliesse la Romagna: “Ci siamo incontrati, ma avevo in realtà già dato la parola al Cesena. E’ stato comunque importante conoscere una brava persona, veramente a modo”.