Perugia, Bisoli: “Questa è la mentalità giusta”
Dopo l’1-0 contro il Carpi ecco un altro successo di misura, questa volta contro il Bari. Una vittoria frutto di sacrificio e concretezza, qualità che Bisoli spesso e volentieri chiede ai suoi giocatori. La soddisfazione quindi non manca: “Abbiamo giocato veramente bene la prima mezzora, poi c’è stata un po’ di sofferemza dovuta ai cambi, ma abbiamo retto bene l’urto e quando abbiamo cambiato modulo ci siamo sistemati. Tutti sono pronti al sacrificio e hanno in testa solo il bene del Perugia, e questo porta ad ottenere grandi risultati”. Qualche difetto ancora persiste, come è normale in questo periodo di preparazione: “Mi piacerebbe che i ritmi nei primi trenta minuti, sul piano del recupero della palla, possano riproporsi anche nei secondi. Non abbiamo un fraseggo velocissimo quindi devo lavorare più sulla qualità che sulla velocità”. Spazio poi alle dolenti note, con Parigini e Ardemagni costretti ad uscire anzitempo: “Ardemagni ha preso una botta al piede – ha spiegato il tecnico – gli si è addormentata una parte di esso e l’ho dovuto togliere. Per quanto riguarda Parigini non riusciamo a venire fuori dal problema che ha avuto in ritiro e dopo 20′ mi ha chiesto il cambio”. Bisoli ha poi parlato di tre elementi che si sono distinti nella serata del Curi: “Rossi merita una chance importante, vuole stravolgere delle preclusioni che inizialmente potevano esserci nei suoi confronti. Mendez ha fatto cose buone ed altre meno ma fa parte della gioventù di un giocatore. Taddei invece ha ritmi un po’ più bassi vuoi per l’età vuoi per i carichi di lavoro ma quando ha la palla tra i piedi è sempre Taddei. Mi piacerebbe vederlo un più avanti tra venti giorni a carichi smaltiti”. Un giudizio sulla prova dei terzini anche in prospettiva Coppa Italia: “Alhassan ha un’autonomia di 50 minuti mentre Del Prete è squalificato. Paradossalmente mi è piaciuto quando era stanco e ha ragionato”. Chiosa finale sul mercato: “È chiaro che numericamente siamo pochi, specie in difesa e a centrocampo. Zapata? L’ho incrociato prima e gli ho detto che gli aspetta un lavoro duro e che non basteranno i suoi colpi di tacco per farlo giocare”. Niente riposo per i grifoni. Subito dopo aver cenato la squadra è ripartita alla volta di Pietralunga per continuare la preparazione in vista della Coppa Italia; il primo appuntamento importante della stagione è alle porte e serve prepararlo nei minimi dettagli, visto anche che l’avversario non è certo da prendere sottogamba nonostante sia di categoria inferiore