Perugia, Bucchi: “Dobbiamo essere bravi a non guardare la classifica”

È carico Cristian Bucchi alla vigilia dell’anticipo del venerdì sera. Il tecnico del Perugia sa perfettamente che domani sera al Curi sono in palio punti pesanti: “Sarà lotta dura fino alla fine, siamo in questa posizione e vogliamo restarci, ben sapendo che si sono molte squadre in pochi punti. Ma deve essere uno stimolo, non un’ossessione. I punti da ora in avanti sono importanti. Dobbiamo essere bravi a non guardare la classifica e non farci sopraffare dalle emozioni che deriveranno da una vittoria o da una sconfitta”. Resta il dubbio modulo: “Giocheremo con il 4-3-3 o il 3-4-2-1. Tutto dipende dal recupero di Del Prete e Fazzi. Dal loro stato di forma vedremo se giocare a tre o a quattro dietro. Domani mattina decideremo insieme allo staff medico”. Buona comunque la condizione generale del gruppo: “Abbiamo tanti giocatori che possono giocare 90′. Devo capire chi sta meglio, anche in base all’avversario. È chiaro che qualcuno dovrà essere sacrificato ma è un fatto positivo perchè per fortuna non abbiamo molti giocatori che non stanno bene”. L’attaggiamento in questa fase determinante della stagione non dovrà mutare: “La continuità è importantissima, insieme alla voglia di vincere, anche rischiando qualcosa qualora la partita si mettesse su un certo binario. Altre volte invece bisognerà essere bravi limitare i danni e salvare la pelle quando le cose non ti riescono”. I tempo per rivedere Dezi in campo non saranno brevi: “Spero di riaverlo tra tre settimane. È stato un infortunio stranissimo, dipende da come risponderà il calciatore”. Focus sull’avversario, una delle rivelazioni del campionato: “Il Benevento mi piace, è una squadra che gioca a calcio ed è propositiva. Ha un attacco forte, spinge con i terzini e anche i mediani spesso e volentieri si buttano. Credo possa venir fuori una bella partita”. Lo stato d’animo di Bucchi è sempre lo stesso: “L’entusiasmo è sempre alle stelle. Ci siamo da ventidue giornate, i risultati a volte accendono e spengono questo sentimento attorno a noi ma fa parte del calcio. Siamo noi per primi a dover tenere questo equilibrio e andare avanti per la nostra strada, con la consapevolezza che dovremo essere noi a condizionare l’ambiente con le nostre prestazioni”. Sul futuro Bucchi glissa ancora: “Sono felice dell’occasione che ho avuto. Sto crescendo molto, ma c’è ancora tanta strada da fare. Non ho fretta di bruciare le tappe. È chiaro che mi piacerebbe continuare, mi fa piacere che il presidente abbia detto queste cose. Siamo tutti giovani, sarebbe bello crescere tutti insieme. Poi è ovvio che ci si siederà e si cercherà di capire se il percorso di crescita è comune o meno”.

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